Da RussiaGate a RussiaFake: la Caporetto della cosiddetta informazione "professionale"
di Giuseppe Masala
Lasciando perdere un attimo la Caporetto della cosiddetta informazione professionale in merito al cosiddetto RussiaGate che per due anni ci ha dato per imminente la destituzione di Trump se non il suo arresto, mi ha colpito l'estrema durezza della dichiarazione della portavoce della Casa Bianca Sara Sanders. Cito testualmente:<Hanno accusato il Presidente Trump di essere letteralmente l'agente di una potenza straniera. Questo equivale ad un Tradimento. Questo è un reato punibile con la pena di morte nel nostro paese
Inutile sottolineare che la persona che parla con il titolo di Portavoce della Casa Bianca parla a nome - evidentemente - del padrone di casa. Trump che in sostanza ha giurato di mandare davanti al boia chi gli ha fatto questo scherzo.
Ora, per chi non sapesse come andarono le cose l'accusa fu lanciata tramite un report cucinato da un agente inglese, tale Steele, assoldato da un'agenzia privata americana specializzata nell'infangare candidati politici [si, in USA esistono agenzie private che, dietro compenso, costruiscono dossier contro avversari politici del committente]. Sulla base di questo dossier fu aperta un indagine dell'FBI e l'Amministrazione Obama aprì la cosiddetta Sorveglianza FISA per spiare la campagna di Trump anche tramite intercettazioni. Tutto questo ordigno poliziesco è stato - come se non bastasse - innescato dall'Amministrazione senza che si verificasse la veridicità di quanto contenuto nel dossier Steele e senza, peraltro, dire che fu commissionato da chi gestiva la campagna della Clinton.
Questo è, per sommi capi, quanto accaduto. Uno scandalo enorme sul quale i media inspiegabilmente tacciono ma sul quale Trump è risoluto a fare piena luce. I tempi si fanno interessanti.