Demolire politica e democrazia con la scusa della "casta"

4874
Demolire politica e democrazia con la scusa della "casta"


di Paolo Desogus


Devo confessarvi che non ho nessuna stima per chi sta facendo della battaglia per l’abolizione dei vitalizi una questione capitale. Provo anzi una certa ripulsa, direi una distanza antropologica verso chi porta avanti questo genere di pseudo lotte. Da anni la politica è sotto assedio da una propaganda miserabile e meschina che, in nome dell’opposizione alla “casta”, promuove provvedimenti disastrosi e antidemocratici che non riesco più a tollerare e che considero un male.

Tutto è iniziato da un libro pubblicato da due giornalisti del Corriere della sera, quotidiano liberale conservatore, i cui editori campano proprio del decadimento politico italiano. Con "La casta" Rizzo e Stella hanno dato il via a un'opera di demolizione della cosa pubblica favorendo una gretta ideologia sposata da Beppe Grillo e da un giornalista sopravvalutato della destra qualunquista ovvero Marco Travaglio.

A partire da questa ondata antipolitica sono stati prima tagliati i fondi pubblici ai quotidiani. E il risultato è stato quello di avere una stampa ancora più asservita e ridimensionata che in passato. L’idea degli analfabeti politici che hanno promosso questo provvedimento (PD su ispirazione grillina) era che l’informazione dovesse essere gestita dal mercato. Il paese è stato accontentato: oggi non abbiamo più un quotidiano di sinistra, ad eccezione del Manifesto che per cultura politica si rivolge a un pubblico molto ristretto. Il resto dei giornali è scomparso o ha ripiegato ancor più a destra per ordine dei suoi editori o su indicazione dell'industria pubblicitaria.

Poi è stata la volta dei tagli al finanziamento pubblico ai partiti. E in pochissimo tempo la già malandata politica nostrana è peggiorata ancora di più regalandoci fenomeni come Renzi, forte in virtù dei finanziatori privati del suo partito. Anche in questo caso il provvedimento è stato votato dal PD su ispirazione dei 5 stelle: bella coppia. Avrebbero potuto chiedere una politica finanziata solo dal pubblico per liberare i partiti dai condizionamenti del privato e dai ricatti del mercato. Loro hanno fatto esattamente il contrario.

Ora è la volta dei vitalizi, termine del tutto fasullo che serve per screditare chi ne beneficia e trasformarlo in fannullone. Per carità, nessuno crede che gli stipendi dei parlamentari così come le pensioni riflettano il "giusto compenso". E del resto non è nemmeno chiaro quale sia il giusto compenso per il mestiere del politico. Le ragioni degli stipendi e delle pensioni sono dovute alla scelta pragmatica di rendere il parlamentare autonomo da influenze esterne. La stessa pensione svolgeva questa funzione e il tentativo di abolirla non fa altro che produrre il risultato che il politico di turno si serva della politica per avere un futuro e iniziare a partecipare a quel sottobosco fatto di strapuntini in consigli di amministrazione e fondazioni con i quali l'establishment attuale si compra il parlamentare in vista della sua scadenza di mandato. Bildelberg, di cui tanti idioti si riempiono la bocca, serve anche a questo.

Poi certo, gli stipendi sono alti, nessuno lo nega. Ma quanto costa una politica asservita? Quanto costa una democrazia debole? Quanto ci sta costando aver demolito il sistema dei partiti? Quanto ci costa la ricattabiltà del PD? O l'inadeguatezza politica dei parlamentari 5 stelle? Ma non c'è dell'altro, se si vogliono combattere le ingiustizie, perché non si lotta contro gli stipendi stellari dei grandi capitani dell'impresa privata? Nel 2018 Marchionne ha intascato all'incirca 70 volte lo stipendio di un parlamentare. E non ha certo prestato servizio al paese, ma solo alla sua azienda che ha ben pensato di trasferirsi in Olanda. Queste sono le ingiustizie. 

La democrazia costa, costa parecchio: avremmo bisogno di partiti strutturati, capaci di essere scuole per la gestione della cosa pubblica. E avremmo bisogno di una stampa il più possibile libera dagli editori e dai pubblicitari. Ci muoviamo però nella direzione opposta. Ma non posso certo aspettarmi che gli analfabeti politici lo capiscano.

*Professore alla Sorbona di Parigi

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Ventotene e dintorni di Alessandro Mariani Ventotene e dintorni

Ventotene e dintorni

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano" di Giuseppe Masala Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

Il Poker delle monete è allo “stallo messicano"

1 maggio, le nuove frontiere del lavoro in Cina   Una finestra aperta 1 maggio, le nuove frontiere del lavoro in Cina

1 maggio, le nuove frontiere del lavoro in Cina

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione» di Francesco Erspamer  Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il fraintendimento più profondo sulla parola «liberazione»

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa di Geraldina Colotti L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

L'Ecuador verso l'abisso. Contro tutti i pronostici vince Noboa

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest? di Francesco Santoianni Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

Missile sulla chiesa di Sumy: cui prodest?

La nuova Bucha di Zelensky di Marinella Mondaini La nuova Bucha di Zelensky

La nuova Bucha di Zelensky

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza di Giuseppe Giannini La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

La repressione dello Stato dietro al Decreto Sicurezza

Le nozze tra Meloni e Erdogan che non piacciono a (quasi) nessuno di Michelangelo Severgnini Le nozze tra Meloni e Erdogan che non piacciono a (quasi) nessuno

Le nozze tra Meloni e Erdogan che non piacciono a (quasi) nessuno

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Le inutili spese militari globali di Michele Blanco Le inutili spese militari globali

Le inutili spese militari globali

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti