Francesco Erspamer - Liberarsi dalle truppe di occupazione Usa? Questo è il momento

5860
Francesco Erspamer - Liberarsi dalle truppe di occupazione Usa? Questo è il momento


di Francesco Erspamer*

Se davvero gli italiani e gli europei, di sinistra o destra che siano, vogliono liberarsi, dopo quasi ottant’anni, delle truppe di occupazione statunitensi e delle loro bombe atomiche, questo è il momento. Per una volta, alla Casa Bianca non importerebbe. Vi ricordo che nel 1949 il trattato di Washington che istituì la NATO prevedeva che dopo vent’anni fosse possibile uscirne impunemente; e sarebbe stato logico farlo, non dico nel 1969 ma certo tre decenni topo, non appena cioè la ragione per cui l’alleanza era stata costituita, la minaccia bolscevica, si dissolse e non c'erano più comunisti a mangiare bambini. Siccome una delle scuse per tenere in vita la NATO anche dopo la fine dell'Unione Sovietica e del Patto di Varsavia è da allora stata che gli Stati Uniti avrebbero impedito con la forza militare o con una guerra economica qualsiasi defezione, perché non approfittare dell’attuale opportunità?

So bene che non se ne farà niente: alle classi dominanti europee e alle loro vaste clientele non importa assolutamente nulla dell’indipendenza politica e ancor meno della diversità culturale; i miliardi li fanno in dollari e attraverso il sistema finanziario, tecnocratico e consumista statunitense, e ne hanno anche assorbiti i valori primari e inalienabili, che sono quelli ricordati con chiarezza nella lettera-manifesto di Jeff Bezos, di pochi giorni fa: «libertà personali e libero mercato».

Da Meloni a Starmer, da Macron a Sánchez, da Scholz a Merz, i governanti del vecchio continente e parecchi dei loro sudditi si sentono molto nuovi e molto poco europei; se costretti a togliersi la maschera, rivelerebbero la loro vera anima, identica a quella di Bezos: «I am of America and for America, and proud to be so», «sono degli Stati Uniti e per gli Stati Uniti e orgoglioso di esserlo».

A quando una rivolta culturale e nazionalista, o anche europeista, contro i traditori?


*Post Facebook del 2 marzo 2025

Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

 

Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

La Geoeconomia di Prevost di Giuseppe Masala La Geoeconomia di Prevost

La Geoeconomia di Prevost

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti