Golpe in Brasile: il Senato destituisce Dilma Rousseff

Michel Temer sarà il presidente fino al 2018 in uno scenario di forti proteste a causa delle sue politiche neoliberiste

7677
Golpe in Brasile: il Senato destituisce Dilma Rousseff

 

Colpo di stato portato a termine in Brasile. La presidente eletta Dilma Rousseff viene ritenuta colpevole dal Senato con il voto a favore della destituzione di 61 senatori, contro i 30 che hanno voto contro, come riporta teleSUR. 

 

Il voto finale sul giudizio politico è stato diviso in due turni, uno per decidere la destituzione e un altro sull’inabilitazione politica per un periodo di 8 anni. Quest’ultimo voto ha visto 42 senatori votare a favore dell’inabilitazione, mentre 36 hanno votato contro e 3 si sono astenuti. Dunque, Dilma non è stata inabilitata perché vi era bisogno dei due terzi dei voti (54) per approvare la misura. 

Dilma Rousseff fu sospesa dalle sue funzioni il 12 di maggio perché il Senato decise di metterla sotto giudizio per una presunta manipolazione dei conti pubblici. 

 

L’impeachment contro Dilma Rousseff è stato definito da vari osservatori un ‘golpe blando’, tra essi il premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel. «I golpe blandi - spiega il pacifista argentino - sono stati già attuati nel continente in paesi come Honduras (contro Manuel Zelaya) e Paraguay (contro Fernando Lugo). Adesso la stessa metodologia, che non necessita delle forze armate, viene utilizzata qui in Brasile». 

 

L’avvocato difensore di Dilma Rousseff, José Eduardo Cardozo, ha definito il processo «una farsa» e un golpe contro la democrazia. Durante il processo sono emerse alcune registrazioni dove viene rivelato che il processo di impeachment è stato imbastito contro la ormai ex presidente del Brasile, al solo scopo di fermare le investigazioni riguardanti lo scandalo sulla corruzione nella compagnia statale Petrobras. 

 

«Dobbiamo risolvere questa merda. È necessario cambiare il governo per fermare questa emorragia», a causa di questa intercettazione dovette rassegnare le proprie dimissioni l’allora ministro per la Pianificazione, Romero Jucá. La commissione del Senato incaricata di giudicare Dilma Rousseff ha rifiutato di includere questa registrazione tra le prove acquisite, considerando i fatti «alieni all’oggetto del processo». 

 

Con il colpo di stato portato a termine, il governo golpista di Michel Temer potrà portare avanti il suo programma neoliberista e volto alla disintegrazione di quell’unità regionale di cui il Brasile era una delle colonne portanti. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

CHARLIE KIRK E IL METODO SOCRATICO di Michelangelo Severgnini CHARLIE KIRK E IL METODO SOCRATICO

CHARLIE KIRK E IL METODO SOCRATICO

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo di Francesco Santoianni Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Lo "strano" silenzio sull'incendio nel porto di Amburgo

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Il Saccheggio Coloniale della Cultura Nativa Americana

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente di Francesco Erspamer  Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Care "celebrity" che (ora) vi vergognate di Israele e dell'occidente

Il vocabolario è saturo di Paolo Desogus Il vocabolario è saturo

Il vocabolario è saturo

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi" di Marinella Mondaini Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Vladivostok. La risposta di Putin ai "volenterosi"

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania di Michele Blanco Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania

Stipendi e differenze, un confronto tra Italia e Germania

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti