Il macronismo apre le porte all'estrema destra

1537
Il macronismo apre le porte all'estrema destra


di Paolo Desogus

La Francia sta vivendo con venticinque anni di ritardo il declino che ha subito l'Italia negli anni Novanta. Il macronismo si è rivelato catastrofico: le varie riforme improntate al neoliberismo estremo, l'inflazione galoppante con la conseguente perdita di potere d'acquisto dei salari, le ripetute sconfitte sindacali nonostante il clamore di piazza, la protervia da energumeno tascabile in politica estera di Macron e il crollo di credibilità nella sfera di influenza africana stanno affossando il paese.

A questo si aggiunge l'annoso problema di un sistema presidenziale ostile alla rappresentanza. E poi c'è il tema nazionale per eccellenza: la Francia sembra non sapere più chi è e dove vuole andare.

Le prossime europee si annunciano per questo motivo come un disastro. A sinistra il Partito socialista è in netto recupero, ma sempre molto basso nei sondaggi: 13%; la France insoumise è al 7% e il glorioso PCF è all'1,5%.

Tra le formazioni della destra liberista la coalizione di partiti intorno a Macron è data intorno al 15%, mentre i repubblicani stanno al palo con un misero 7,5%.
 
L'estrema destra invece vola. La Reconquête di Zemmour è data al 6%, mentre il Rassemblement national di Marine Le Pen e Jordan Bardella è al 32%.

Un paese vittima delle riforme della destra liberista che si affida alla destra postfascista. Chissà perché ma mi sembra di aver già visto questo film. E non è finito bene.

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo? di Giuseppe Masala Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Premio Nobel per l'Economia o per il Nichilismo?

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta" di Michelangelo Severgnini Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

 Italia, povertà da record di Michele Blanco  Italia, povertà da record

Italia, povertà da record

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti