Lettera aperta Partito comunista del Benin sui vaccini

3085
Lettera aperta Partito comunista del Benin sui vaccini

 

Lettera aperta al presidente della Repubblica del Benin sulla vaccinazione di massa

Riportiamo stralci di una lettera che dovrebbe far riflettere. E’ indirizzata al presidente della Repubblica del Benin ed è scritta da Philippe Noudjenoume, primo segretario del Partito comunista del Benin e presidente dell'Alleanza per la Patria

Signor Presidente della Repubblica,Il 10 marzo 2021, il ministro della sanità Benjamin Hounkpation ha accolto all'aeroporto di Cotonou, in presenza di rappresentanti di Unicef e Oms, la prima fornitura di vaccino AstraZeneca Oxford, nel quadro dell'iniziativa Covax, pari a 144.000 dosi con materiale per l’inoculazione. Il rappresentante dell'Unicef in Benin ha detto che un totale di 792.000 dosi di questo vaccino saranno consegnate al Benin entro maggio 2021. Ricevendo le dosi, il ministro della salute ha aggiunto: "Oltre alle 792.000 dosi offerte attraverso l'iniziativa Covax, il Benin ha acquistato altre dosi di vaccino attingendo al bilancio nazionale" al fine di "coprire alla fine almeno il 60% della popolazione per qualificarsi per l'immunità di gregge. (Cfr. La Nation, 11 marzo 2021). 

Signor Presidente della Repubblica,È necessario ricordare alla Sua attenzione i seguenti fatti:

Sul canale televisivo francese Lci il 2 aprile 2020, Jean-Paul Mira, professore di medicina e capo del dipartimento di rianimazione dell'ospedale Cochin di Parigi, e Locht, direttore di ricerca dell'Inserm (Istituto nazionale di ricerca e studi medici), avevano sostenuto (1) l’opportunità di andare in Africa a testare vaccini anti-coronavirus trasformando così gli africani in cavie per le grandi industrie farmaceutiche. Di fronte al clamore dell'opinione pubblica mondiale, in particolare in Benin, contro questa intenzione criminale, il portavoce del governo aveva allora dichiarato: "nessun vaccino che mostri risultati aleatori sarà mai sperimentato sulla popolazione beninese". 

(…) 

Secondo le statistiche ufficiali, in Benin sono stati registrati solo 6501 casi di contaminazione e 81 morti in tutto dall’inizio della crisi, su una popolazione di quasi 12 milioni di abitanti. Chiediamo: questa cifra relativa ai decessi causati dalla malattia Covid-19, può autorizzare la vaccinazione della popolazione (60%) con i gravi rischi che un vaccino preparato frettolosamente può causare all'organismo umano? 

Dico e ripeto che questa storia del vaccino anti-Covid-19 è piena di punti oscuri e sfida ogni logica e ragione. Basta porsi le seguenti domande per scoprire la falsità di ciò che vogliono farci credere. Se la maschera protegge dal coronavirus, perché l'obbligo di osservare la distanza di 2 metri? Se 2 metri di distanza funzionano e possono eliminare il rischio di contaminazione, perché indossare ancora la maschera? E se i due (maschera e distanza di 2 metri), sono sufficienti per proteggere, perché allora "il confinamento"? 

Se il vaccino è innocuo, perché i laboratori hanno negoziato una clausola di esonero delle responsabilità? Tante domande non ottengono risposte logiche. Inoltre, il vaccino di Astra Zeneca offerto al nostro paese sta già provocando il caos nel mondo e ha portato paesi come Danimarca, Islanda, Norvegia, Francia, Germania, Irlanda, Bulgaria, Austria, Italia, ecc. a interromperne per qualche giorno l’utilizzo a scopo "precauzionale".

Signor Presidente della Repubblica,

Può affermare che tutto quello che si dice su questi vaccini anti-Covid le è sconosciuto? Quale forza o pressione esterna, data la sua posizione di capo di Stato, la induce, nonostante questi allarmi dal mondo, a persistere nel perseguire quello che potrebbe configurarsi come un crimine contro la popolazione, un avvelenamento pubblico, un crimine contro l'umanità?

Lei ovviamente dirà che altri stati africani o altrove nel mondo hanno scelto di percorrere questa stessa strada. Ma questi esempi sono una vergogna per l'Africa piuttosto che un modello.

Alla luce di quanto sopra, la prego, signor Presidente della Repubblica, di rinviare, come principio di precauzione, il progetto di vaccinazione generale anti-Covid-19 che può avere gravi conseguenze per la salute della popolazione del nostro paese.

Riteniamo che qualsiasi vaccino prima di essere iniettato alla popolazione, debba essere sottoposto a un controllo da parte di un Comitato scientifico e bioetico (indipendente), formato da virologi, medici, biochimici ecc.,  incaricato di controllare tutti i vaccini e di pubblicare i risultai del controllo prima di qualsiasi inoculazione in Benin. Senza questa precauzione, qualsiasi persona avrà il diritto di opporsi a queste operazioni di vaccinazione incontrollata e sin d’ora chiedo alla popolazione di non accettare il vaccino anti-Covid-19. 

 Signor Presidente della Repubblica,

È probabile che il mio approccio, che è semplicemente quello del buon senso e dell'umanità, sarà considerato da lei, dai suoi funzionari e da chi vi fa agire così, come passibile di una delle tante incriminazioni configurate dalle varie leggi repressive e che quindi sarò perseguito in questo senso come è successo al signor Brice Sohou, incarcerato nei giorni scorsi per avervi scritto sul vaccino anti-Covid e per aver contestando l'innocuità della mascherina chirurgica. 

Ma questo non ci può far desistere, e non posso sottrarmi a quella che ritengo essere la mia responsabilità e il mio dovere come cittadino e politico impegnato nella vita della gente di questo paese. Non ci lasceremo far del male stupidamente.  

Il Benin non sarà usato come terreno di sperimentazione per il vaccino anti-Covid-19 , per il vaccino degli imperialisti!

Philippe Noudjenoume Primo segretario del PCBPresidente dell'Alleanza per la Patria

    Cotonou, marzo 2021.

NOTA

(1) https://www.leparisien.fr/politique/coronavirus-un-vaccin-teste-en-afrique-deux-medecins-font-polemique-sur-lci-03-04-2020-8293419.php

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La Nuova Era dell'Economia Globale  di Giuseppe Masala La Nuova Era dell'Economia Globale

La Nuova Era dell'Economia Globale

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

L'Autoritarismo si fa sistema di Michele Blanco L'Autoritarismo si fa sistema

L'Autoritarismo si fa sistema

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti