Mélenchon: Francia fuori dalla NATO e indipendente dagli USA

Mélenchon: Francia fuori dalla NATO e indipendente dagli USA

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Jean-Luc Mélenchon, leader del partito di Sinistra, 'France Insoumise, LFI, in un'intervista al quotidiano l'Opinion, dopo aver annunciato la sua candidatura alle presidenziali francesi del 2022, spiega alcuni punti salienti del suo programma politico, in particolare sulla politica estera.

Le parole di Mélenchon dovrebbero far riflettere ed essere allo stesso tmepo uno stimolo per quello che dovrebbe essere in Italia una forza di sinistra. Oggi, in parlamento, Leu, denominata dai media "sinistra radicale" in politica estera ha posizioni meno avanzate anche di alcuni esponenti della DC o dei monarchici durate la prima repubblica.

In merito ad un tema di rilevanza mondiale, tornato prepotentemente nelle agenzie internazionali, ovvero il disarmo nucleare, il leader di LFI ritiene che "i russi sono partner affidabili mentre gli Stati Uniti no. Non firmano quasi nessuno degli accordi che ci interessano, e non solo in campo militare. Smettiamola di ripetere che abbiamo valori in comune con i nordamericani! Non è vero che sosteniamo gli stessi principi". Inoltre, ricorda che "gli Stati Uniti sostengono il diritto di fare quello che vogliono sopra ogni altra cosa. È un paese che in 244 anni di storia ha vissuto 222 anni di guerra. È uno dei pochi paesi che ha sottratto metà del suo territorio al vicino Messico."

Il meglio deve ancora venire. Infatti, sulla NATO Mélenchon è categorico: "Non abbiamo niente a che fare con questa alleanza." E lo spiega in 3 punti:

 

  • Primo, perché è un'alleanza incerta. Non sai esattamente in cosa questo impegna i tuoi alleati, perché l'articolo 5 lascia a tutti la libertà di scegliere il proprio impegno. 

 

  • Secondo punto: ci sono persone che possono essere avversarie o nemiche. Fino ad ora, questa ipotesi era considerata inverosimile, ma con la Turchia abbiamo visto che non lo era. La Turchia ha commesso due atti estremamente aggressivi contro l'esercito francese: il primo, in Siria, bombardando una base dove c'erano le nostre forze speciali e il secondo, contro una nave francese al largo della Libia.

 

  • Terzo punto: il comando militare nel Mediterraneo è assicurato dagli americani e non c'è mai stato alcun dubbio che lo condividessero. Abbiamo un generale francese che è responsabile degli "studi strategici", con i quali gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare. Ma nonostante tutto ciò che è concreto e materiale, non siamo niente nella NATO!

 

Sulle spese militari il candidato presidenziali di LFI, ribadisce che "nella NATO l'idea del 2% del PIL non ha senso, è una linea di credito aperta agli americani. L'economia delle armi è la forza trainante dell'economia americana. I presidenti apparentemente più liberali hanno spinto al massimo i programmi sulle armi, penso a Reagan. Con la vittoria di Joe Biden, guarda i languidi romanzi raccontati da parte della sinistra europea! Vi ricordo che lo slogan del nuovo presidente è “Why America Lead Again”. E la signora Clinton ha appena proposto il riarmo generale degli Stati Uniti contro la Cina."

 

Conclude: "I democratici sono bellicosi quanto i repubblicani. I francesi non hanno niente a che fare con questa cattiva faccenda."

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