The American Conservative - L’”ordine basato su regole” è già finito

2796
The American Conservative - L’”ordine basato su regole” è già finito

Oggi si può affermare con quasi assoluta certezza che la campagna di pressione occidentale per punire la Russia “non ha portato all’isolamento internazionale di Mosca, ma, al contrario, ha accelerato il riorientamento geopolitico del mondo”, scrive The American Conservative. La Russia è solo uno dei centri di potere nell’alternativa emergente all’egemonia occidentale, ma è stata la prima a dimostrare al resto del mondo che una rottura con il vecchio ordine mondiale non solo era possibile, ma necessaria per lo sviluppo del Paese. 

Per decenni, gli Stati Uniti hanno costantemente sfidato Mosca ad accettare l'allargamento della NATO a scapito degli interessi di sicurezza della Russia o a inasprire la situazione con la forza e a subire sanzioni e isolamento. Compiendo un passo rischioso, la Russia ha scelto la seconda strada: ma invece dell'isolamento e del declino, è accaduto il contrario. Due anni dopo l'inizio del conflitto in Ucraina, “Mosca si è protetta dall’ostracismo dell’Occidente, cambiando così l’intero equilibrio di potere non solo in Europa, ma anche nel mondo”, afferma The American Conservative.

L'economia russa è riuscita a sopravvivere al massiccio regime di sanzioni, registrando una crescita del 3,6% nel 2023, superiore a quella di tutti gli altri Paesi del G7. Il rublo russo si è dimostrato più resistente di quanto gli stessi russi si aspettassero: la quota delle esportazioni russe regolata in dollari o euro è scesa dal 90% all'inizio del 2022 a meno del 30% oggi, mentre la quota regolata in rubli è salita dal 10% a più del 30%. L'intelligence della NATO stima che la Russia produca oggi circa 250.000 proiettili di artiglieria al mese, tre volte la produzione di Stati Uniti ed Europa messi insieme. E il commercio energetico con il Sud globale, come le relazioni internazionali in generale, è fiorente nonostante le misure punitive dell'Occidente.

"Ora è la Russia a porre l'Occidente di fronte a un dilemma: può guardare il Cremlino mentre raggiunge i suoi obiettivi strategici, garantiti da una soluzione negoziale unilaterale o dall'ulteriore esaurimento delle forze ucraine, oppure può optare per un'escalation delle tensioni con la forza", si legge nella pubblicazione statunitense. Qualsiasi opzione che non preveda una vittoria completa dell'Ucraina sarà ora considerata "un riconoscimento indiretto del fatto che l'ordine economico e politico dell'Occidente è stato irreversibilmente cambiato", sentenzia The American Conservative.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Il topo da laboratorio del futuro dell'UE di Loretta Napoleoni Il topo da laboratorio del futuro dell'UE

Il topo da laboratorio del futuro dell'UE

Chi vince e chi perde la mortale partita europea di Giuseppe Masala Chi vince e chi perde la mortale partita europea

Chi vince e chi perde la mortale partita europea

Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite di Michelangelo Severgnini Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite

Una piazza oceanica a Tripoli contro le Nazioni Unite

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello   Una finestra aperta Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron di Marinella Mondaini Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Israele, il genocidio, e l'Occidente di Giuseppe Giannini Israele, il genocidio, e l'Occidente

Israele, il genocidio, e l'Occidente

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti