Hezbollah: "Un orgoglio essere sanzionati dagli Stati Uniti"

"Siamo orgogliosi che gli Stati Uniti ci puniscano (…) La resistenza difende il suo territorio"

1771
Hezbollah: "Un orgoglio essere sanzionati dagli Stati Uniti"


da hispantv
 
Il movimento di resistenza islamica in Libano, Hezbollah, considera "un orgoglio” essere sanzionato dagli Stati Uniti. Lo ha affermato il suo leader Seyed Hasan Nasrolá.
 
«Siamo orgogliosi che gli Stati Uniti ci puniscano (…) La resistenza difende il suo territorio, e questo include una resistenza al progetto sionista e a quello takfiro», ha spiegato, sabato scorso, il segretario generale di Hezbollah, in merito alle recenti sanzioni imposte da Washington contro diversi membri del movimento.
 
In un discorso in videoconferenza durante una cerimonia, Nasrallah ha sottolineato che la resistenza continuerà il suo cammino per raggiungere la vittoria finale.
 
Dopo aver ringraziato per il sostegno la Repubblica islamica dell’Iran, il leader di Hezbollah ha affermato che dall’inizio della Resistenza, gli Stati Uniti d’America, il regime israeliano e i suoi alleati arabi del Medio Oriente hanno cercato di porre fine questo movimento, definendolo come un’organizzazione terroristica. Questa «non è una novità» ha ribadito.
 
Dopo aver denunciato gli sforzi falliti dai nemici per danneggiare l’immagine di Hezbollah nel mondo, ha evidenziato i successi di questo movimento, fra i quali quelli raccolti insieme all’esercito siriano contro i terroristi al confine siro-libanese.
 
Secondo Nasrallah, i nemici di Hezbollah diffondono menzogne ​​sul movimento e cercano di influenzare il morale dei loro combattenti che, nonostante tutto, resta forte e costante.
 
«Abbiamo sempre creduto che né l’Iran né Siria rinunceranno alla resistenza, e hanno già dimostrato questa virtù e voi sapete che dice la verità e chi diffonde menzogne», ha ribadito, precisando, tra l’altro che, dopo l’uccisione dei leader, comandanti e civili  non cambieranno per nulla la posizione della Resistenza e i mezzi che adotterà Hezbollah, se non la pazienza.
 
Riferendosi alla presenza del gruppo terrorista Isis (Daesh, in arabo) in Medio Oriente, Nasrallah  ha affermato che «senza dubbio, la Turchia è seconda solo a Daesh, fornendo equipaggiamento militare, e apertura delle frontiere. Ma ora il primo ministro della Turchia (Ahmet Davutoglu) sostiene che Daesh minacca la sicurezza nazionale di questo Paese».
 
Per quanto riguarda la conclusione dei colloqui sul nucleare tra Iran e Gruppo 5+1 (Stati Uniti d’America, Il Regno Unito, Francia, Russia e Cina più la Germania), il leader di Hezbollah ha sottolineato che gli USA saranno sempre il “Grande Satana”, sia prima che dopo il conseguimento di tale risultato.
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

La Geoeconomia di Prevost di Giuseppe Masala La Geoeconomia di Prevost

La Geoeconomia di Prevost

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti