Lo Stato Islamico vende il petrolio a 20 dollari al barile sul mercato nero. Il Ministero delle Finanze iracheno

Gli Stati Uniti stanno lavorando con il Governo regionale del Kurdistan iracheno per bloccarne il traffico

3541
Lo Stato Islamico vende il petrolio a 20 dollari al barile sul mercato nero. Il Ministero delle Finanze iracheno

 
 
I militanti islamici dello Stato islamico, che hanno sequestrato i campi petroliferi e le raffinerie nella provincia di Kirkuk, nel nord dell'Iraq, stanno vendendo il petrolio sul mercato nero ad un prezzo di partenza di 20 dollari al barile, secondo un dirigente del Ministero delle Finanze iracheno, Muwafaq Taha Izz al-Din Al-Houri, che ha parlato con l’agenzia RIA Novosti a margine di una riunione di esperti sul finanziamento del terrorismo in Bahrain. Il prezzo è quattro volte inferiore a quello sul mercato ufficiale.
 
"Il Ministro degli Esteri e quello del petrolio stanno lavorando attivamente per trovare coloro che comprano il greggio dal gruppo e informare la comunità internazionale affinché intraprenda azioni appropriate", ha detto il rappresentante del Ministero delle Finanze.
 
La lotta contro il finanziamento di militanti, come il gruppo Stato islamico "è metà della battaglia per sconfiggerli", ha spiegato il ministro degli Esteri del Bahrain, lo Sheik Khalid bin Ahmed Al Khalifa, in una riunione di delegati provenienti da 30 paesi alla conferenza Domenica, come riporta AP.
 
All'inizio di questa settimana, il governo regionale del Kurdistan iracheno ha ordinato l'arresto di 360 persone con con l'accusa di coinvolgimento nel contrabbando di petrolio con i miliziani dell'Isis, riporta  BasNews.
 
L'indagine coinvolgerebbe impiegati pubblici, ufficiali della polizia e dell'esercito e qualche funzionario del governo regionale curdo.
 
Tutti coloro che sono implicati saranno processati sulla base delle leggi antiterrorismo che, come spiega l'agenzia di stampa con sede ad Erbil, prevede la pena di morte.
 
Le agenzie di intelligence internazionali dicono che gli affari illeciti dello Stato islamico sono difficili da monitorare, con il petrolio che viene svenduto a paesi che confinano con il territorio controllato dall’Isis e poi ri-venduto.
 
In una conferenza sull'energia a fine ottobre, un alto funzionario degli Stati Uniti ha detto a Reuters che gli Stati Uniti stavano lavorando con il KRG per identificare le rotte del petrolio, i mezzi e gli operatori coinvolti, nel tentativo di bloccarne il traffico, che è una fonte primaria di finanziamento per lo Stato islamico.
 
Nel mese di settembre, i jihadisti stavano guadagnando più di 3 milioni di dollari al giorno solo dalla vendita di petrolio, secondo i funzionari dei servizi segreti degli Stati Uniti e gli esperti, facendo dell’Isis il più ricco di qualsiasi altro gruppo terroristico nella storia. I militanti vendevano poi il petrolio sul mercato nero a prezzi scontati dai 25 ai 60 dollari al barile.
 
Secondo gli analisti americani, undici giacimenti petroliferi in Iraq e la Siria sono sotto il controllo del gruppo di militanti, che vendono petrolio e altri prodotti attraverso vecchie reti istituite sotto il naso delle autorità curde, turche e giordane.
 
Questa settimana i media tedeschi hanno riferito che da allora la capacità di produzione di petrolio del gruppo è nettamente diminuita, secondo le stime dei servizi segreti tedeschi (BND). La produzione di petrolio nelle zone controllate dall’Isis si è ridotta di sei volte nel corso degli ultimi tre mesi, e le transazioni portano ai militanti un guadagno giornaliero di 270.000 dollari, riporta il quotidiano Sueddeutsche Zeitung, che cita il BND.
 
 
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Il dito e la luna del riarmo europeo di Marco Bonsanto Il dito e la luna del riarmo europeo

Il dito e la luna del riarmo europeo

Loretta Napoleoni -  Quel vento di scisma tra i cattolici Usa di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni -  Quel vento di scisma tra i cattolici Usa

Loretta Napoleoni - Quel vento di scisma tra i cattolici Usa

Il sionismo reale di Pino Cabras di Giuseppe Masala Il sionismo reale di Pino Cabras

Il sionismo reale di Pino Cabras

Basta che se ne parli di Francesco Erspamer  Basta che se ne parli

Basta che se ne parli

Mentre lo stolto guarda il Manifesto di Ventotene... di Paolo Desogus Mentre lo stolto guarda il Manifesto di Ventotene...

Mentre lo stolto guarda il Manifesto di Ventotene...

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti di Geraldina Colotti Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Trump, la UE e il grande affare sulla pelle dei migranti

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno di Marinella Mondaini La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno

La "libertà" di espressione ai tempi della Picierno

Presidenti con l'elmetto di Giuseppe Giannini Presidenti con l'elmetto

Presidenti con l'elmetto

Altri criminali libici in Italia con tanto di selfie di gruppo di Michelangelo Severgnini Altri criminali libici in Italia con tanto di selfie di gruppo

Altri criminali libici in Italia con tanto di selfie di gruppo

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Die Linke: la fine della sinistra di Michele Blanco Die Linke: la fine della sinistra

Die Linke: la fine della sinistra

Il primo nemico dell'Europa di Giorgio Cremaschi Il primo nemico dell'Europa

Il primo nemico dell'Europa

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti