Al giullare Benigni: le 5 cose che l'UE ha significato veramente

Come il Manifesto di Ventotene è diventata l'ennesima distrazione di massa per nascondere l'ucrainizzazione della UE...

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Al giullare Benigni: le 5 cose che l'UE ha significato veramente


di Vincenzo Costa*


Sta crollando tutto e credono di tenere insieme il muro che viene giù rafforzandolo con la melassa.

Senza manco capire che oramai la melassa genera disgusto, vomito.

A quel giullare del potere che è Benigni bisogna ricordare che la UE, quella reale e non quella dei suoi deliri, ha significato:

1) compressione salariale (ammesso dallo stesso Draghi)
2) smantellamento dello stato sociale, dei diritti alla salute, del lavoro.
3) soppressione della sovranità popolare, dato che la UE è servita a spostare le decisioni importanti verso centri sottratti al controllo democratico
4) svuotamento della democrazia, dato che tutte le decisioni erano prese altrove, e qualsiasi governo eletto si doveva muovere entro quelle coordinate (vi ricordate quei vermi cge giustificavano tutto con "ce lo chiede l'Europa"?)
5) crimini contro l'umanità in Grecia, perché tre lire non si potevano tirare fuori, mentre ora scopriamo che fare un baratro di debiti per favorire l'industria delle armi e salvare l'industria tedesca di può fare

Ora ve ne venite fuori con quel guitto, o con discussioni su Ventotene. Ma lo avete letto?

Un insieme di chiacchiere che mai nessuno ha preso sul serio, dato che la UE, nei suoi trattati fondativi, delinea una direzione opposta.

Idee confuse, buone per fare propaganda, ma che si disfano non appena devi fare i conti con la realtà, con le differenze di cultura, di interessi, di tradizioni.
Un manifesto che ignora del tutto la discussione sull'Europa che già all'epoca era ricca, sul rapporto tra culture nazionali e identità europea, sugli strati che compongono la storia dell'Europa.

Si potrebbe parlare di quel manifesto, non con coloro che ne fanno un feticcio, quelli gne gne, oddio contessa, critica Spinelli. E chi è Spinelli? Mose? Perché lo hanno imbalsamato e trasformato in Mose', solo che le acque non si aprono e manna dal cielo non ne è venuta.

Si potrebbe discutere, lo si faccia senza le regole celebrative, salottiere, da perditempo e da signora la contessa.

Ma in fondo sarebbe del tutto inutile, è tempo perso, perché mai nessuno ha preso sul serio Spinelli. Spinelli e' sempre stato e sempre sarà un'arma di distrazione di massa. Serve a parlare del sesso degli angeli per non parlare della realtà.

Qualcuno crede che Ursula bomber leyen lo abbia letto? Forse neanche sentito mai nominare.

Il manifesto di Ventotene è un nulla che serve solo come foglia di fico per non parlare delle politiche antidemocratiche e antipopolari che hanno caratterizzato trent'anni di UE.

Destra e sinistra ci costringono a parlare del nulla per non parlare della realtà, di un'Europa al servizio delle banche, vi ricordate Draghi?

Spinelli serve alla Meloni come serve a Fornaro: un'evasione nel mondo delle ideologie, per coprire quello che sta accadendo.

Parliamo di un manifesto di cent'anni fa per non parlare delle sfide attuali.

Il guitto serve a questo: a nascondere la realtà sotto una massa di retorica.

Il potere sta perdendo la testa, capisce che sta crollando tutto, e allora ha scatenato una guerra di propaganda che manco le SS.

Tutto inutile, perché, signori, siamo al capolinea e tra poco si scende.

Il castello sta crollando perché i costruttori erano pessimi, perché l'edificio è senza fondamenta.

Perché la UE nasce come tentativo di cancellare l'Europa, i suoi strati, le sue radici, le sue differenze, la sua ricchezze, per annullare la tradizione Europea.
E noi, eredi dell'Europa e della sua cultura, difendiamo l'Europa contro quella macchina per fare il vuoto che è la UE." 


*Post Facebook del 20 marzo 2025

Vincenzo Costa

Vincenzo Costa

Vincenzo Costa è professore ordinario alla Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, dove insegna Fenomenologia (triennale) e Fenomenologia dell’esperienza (biennio magistrale). Ha scritto molti saggi in italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo, apparsi in numerose riviste e libri collettanei. Ha pubblicato 20 volumi, editato e co-editato molte traduzioni e volumi collettivi. Il suo ultimo lavoro è Psicologia fenomenologica (Els, Brescia 2018).

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