Al sindaco di Crema che si domanda: "Cosa siamo diventati?"

10021
Al sindaco di Crema che si domanda: "Cosa siamo diventati?"


di Francesco Erspamer*

“Cosa siamo diventati?”, ha domandato o si è domandata in un post la sindaca di Crema commentando il comportamento di una ventina di suoi concittadini, i quali nel vedere una donna darsi fuoco, invece di correre a prendere un asciugamano o un estintore o un secchio d’acqua per provare a salvarla, o magari restare paralizzati dall’orrore, si sono affrettati a raggiungere il loro iPhone o Samsung e si sono messi a riprendere la scena, cinicamente. Coglioni incapaci di altre esperienze che quelle mediatiche, stronzi che alla realtà preferiscono la virtualità: e non mi frega niente che siano così per arroganza o fragilità, per ignoranza o abitudine. 


Il punto è che non “siamo” affatto diventati così. Io non sono così, i miei figli non sono così, parecchi dei miei amici, conoscenti e studenti non sono così. Non solo nel senso che saremmo intervenuti, ma che mai ci sarebbe venuto in mente di mettere mano al telefonino; perché non siamo drogati di nuove tecnologie, come molti giornalisti e intellettuali sul libro paga delle multinazionali, o semplicemente bisognosi di sentirsi alla moda, vorrebbero farci credere. Vogliono farci credere che ciò che arriva da Silicon Valley sia un “destino manifesto” (è il modus operandi del capitalismo: trasformare i propri abusi in una necessità storica): invece è una scelta e come tutte le scelte comporta responsabilità. Che le si compia per guadagnarci o le si subisca, chi le fa dovrà renderne conto, personalmente e collettivamente.


Molti giovani stanno diventando così, coglioni e stronzi, con l’approvazione o passiva condiscendenza di genitori terrorizzati solo dall’idea di poter essere accusati del crimine di cui avevano accusato i loro genitori, ossia di essere inattuali. È il grande successo del sistema liberista: l’appiattimento sull’attualità, sull’ultima novità, senza alcuna memoria, senza alcun termine di paragone, schiavi dei propri bisogni immediati, quasi tutti peraltro immaginari e indotti dalla pubblicità. Una regressione a uno stadio precedente la civiltà – peggio che bestie perché gli animali obbediscono a istinti di lunga durata, garantiti dal tempo, mentre i consumisti trasformano in assoluti le meschine esigenze individuali del momento.
No, io non sono come loro e so che tanti sono come me. Però è inutile illudersi: ragionare con gli stronzi è impossibile e ricondurli alla civiltà sarà molto difficile. Occorrerà provarci, prima che diventino troppi; altrimenti si rischia uno scontro frontale, un bagno di sangue, una spaventosa guerra fra gli individualisti e coloro che invece credono nella società e dunque nella preminenza della collettività, dello Stato, del bene comune, sulle paranoie e avidità private. Meglio essere vigilanti e pronti: loro non hanno scrupoli, solo pulsioni.

*Professore alla Harvard Univerity

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi "I nuovi mostri" - Virginia Raggi

"I nuovi mostri" - Virginia Raggi

Come una Ursula qualunque... Come una Ursula qualunque...

Come una Ursula qualunque...

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Anche Caracciolo "filo russo"? di Paolo Desogus Anche Caracciolo "filo russo"?

Anche Caracciolo "filo russo"?

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria di Geraldina Colotti La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

Dal commercio al check-in... una storia già vista di Antonio Di Siena Dal commercio al check-in... una storia già vista

Dal commercio al check-in... una storia già vista

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Paradossi della società italiana di Michele Blanco Paradossi della società italiana

Paradossi della società italiana

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Legge Fornero: la truffa del governo Meloni di Giorgio Cremaschi Legge Fornero: la truffa del governo Meloni

Legge Fornero: la truffa del governo Meloni

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti