Gli Stati Uniti fanno il primo passo per creare uno "stato curdo" in Siria

Gli Stati Uniti hanno annunciato che, nel prossimo futuro, invieranno diplomatici nelel aree sotto il controllo delle forze curde nel nord della Siria, una mossa che sarebbe il primo passo verso il riconoscimento di uno "stato curdo" nel nord della Siria.

34638
Gli Stati Uniti fanno il primo passo per creare uno "stato curdo" in Siria


Secondo il quotidiano arabo 'Al-Sharq al-Awsat', citando un importante funzionario occidentale, che ha preferito l'anonimato, gli Stati Uniti, attraverso la misura recentemente annunciata di inviare altri diplomatici statunitensi nelle zone settentrionali della Siria, cercano di fare il primo passo concreto per riconoscere l'esistenza di uno "stato curdo" a nord del territorio siriano.
 
Così, secondo il funzionario, Washington cerca di conquistare consigli locali, formare un numero sufficiente di persone per lavorare nelle istituzioni governative (dello "stato curdo") e fornire i fondi e il capitale necessari per riparare e migliorare le infrastrutture nel aree sotto il controllo delle cosiddette 'forze democratiche siriane' (FDS), sostenute dagli Stati Uniti, che occupano in totale un'area che è tre volte più grande del Libano.
 
Inoltre, ha rivelato che l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta già sviluppando una nuova strategia per la Siria, secondo la quale uno dei principali obiettivi statunitensi faciliterà la creazione di uno stato curdo nel nord della Siria e, in seguito, presterà il suo sostegno diplomatico per essere riconosciuto nel mondo.
 
Il governo siriano, guidato dal presidente Bashar al-Assad, ha più volte denunciato presunti progetti e gli sforzi degli alleati regionali degli Stati Uniti per dividere il territorio siriano e il suo presunto sostegno a gruppi terroristici come l'ISIS in Siria.
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace di Giuseppe Masala Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Ucraina: avanti, verso l'impossibile pace

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta" di Michelangelo Severgnini Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Libia, la propaganda Ong a "Presa Diretta"

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Come la Grecia di Michele Blanco Come la Grecia

Come la Grecia

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti