L'attacco del governo al diritto di sciopero e il neoliberismo

1326
L'attacco del governo al diritto di sciopero e il neoliberismo


di Paolo Desogus*

L'attacco del governo al sindacato e al diritto di sciopero è solo limitatamente dovuto all'orientamento politico della maggioranza uscita dalle urne un anno e mezzo fa. La lotta sindacale e l'istituto dello sciopero sono stati oggetto di un'opera di discredito, prodotta in parte da alcune mancanze degli stessi sindacati confederali, ma dovuta soprattutto all'affermazione dell'ideologia neoliberale, la cui forza sta nello sgretolamento delle organizzazioni di classe e nella promozione dell'ideologia del cittadino imprenditore di se stesso in perpetua competizione con il prossimo.

Con questo non voglio naturalmente dire che Salvini e le sue insulsaggini non abbiano alcuna responsabilità. Credo tuttavia che occorra studiare i modi in cui vecchi retaggi fascistoidi assorbiti dalla Lega e mai del tutto esauriti in Italia (ricordiamoci dell'assalto alla CGIL di due anni fa), si stanno saldando con l'ideologia neoliberale.

Gli attacchi barbari del governo e di Salvini e gli ostacoli posti alla lotta sindacale con il tentativo, in parte riuscito, di limitare lo sciopero di venerdì prossimo sono funzionali all'ideologia dell'imprenditore di se stesso e alla disintermediazione, apparentemente moderna, urbana, green, fatta propria anche da molta sinistra, ma da cui si ricava una concezione del lavoro degradante e ottocentesca.


*Post Facebook del 14 novembre 2023

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La triste deriva del movimento pro-Pal di Michelangelo Severgnini La triste deriva del movimento pro-Pal

La triste deriva del movimento pro-Pal

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Neoliberismo: tutto propaganda e falsità di Michele Blanco Neoliberismo: tutto propaganda e falsità

Neoliberismo: tutto propaganda e falsità

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti