Mattarella veramente ci "lascia un paese unito"?

2552
Mattarella veramente ci "lascia un paese unito"?

«Vi lascio un Paese unito. Fatene buon uso».
 
 
 
Padri contro figli, dipendenti pubblici contro autonomi, abitanti del nord contro abitanti del sud, destrorsi contro sinistrorsi, borghesi medio-piccoli contro piccolo-medi borghesi, vaccinati contro non vaccinati.
 
In Italia il numero di ricchi negli ultimi 20 anni è quintuplicato (dai 13 del 2004 ai 53 del 2021) mentre i poveri assoluti sono triplicati (dagli 1,9 milioni del 2005 ai 5,6 del 2020). Il reddito e la ricchezza dello 0.1% più ricco sono raddoppiati mentre quelli dei lavoratori si sono dimezzati; il divario tra Nord e Sud è tornato a livelli massimi (per reddito, per spesa pubblica e per occupazione); le disuguaglianze sono tornate ai livelli di fine 800.
 
La verità, caro Presidente, è che la classe politica degli ultimi 40 anni, quella di cui lei fa parte, di questa divisione è responsabile. Per averla in parte aumentata e in parte creata.
 
La verità, caro Presidente, è che avete fatto dell’auto-razzismo («l’Italietta della liretta») e della criminalizzazione del dissenso un vostro punto di forza.
 
La verità, caro Presidente, è che avete fomentato i conflitti orizzontali per soffocare quelli verticali.
 
La verità, caro Presidente, è che lei lascia un Paese che così diviso non lo è mai stato dai tempi dell’Unità d’Italia. Sia in termini sociali che economici.
 

Gilberto Trombetta

Gilberto Trombetta

43 anni, giornalista politico economico e candidato Sindaco di Roma con la lista Riconquistare l'Italia del Fronte Sovranista Italiano

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Maradona: l'eroe di Napoli e dei popoli in lotta di Fabrizio Verde Maradona: l'eroe di Napoli e dei popoli in lotta

Maradona: l'eroe di Napoli e dei popoli in lotta

Burevestnik: il game changer della Russia di Giuseppe Masala Burevestnik: il game changer della Russia

Burevestnik: il game changer della Russia

La triste deriva del movimento pro-Pal di Michelangelo Severgnini La triste deriva del movimento pro-Pal

La triste deriva del movimento pro-Pal

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin di Francesco Santoianni La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

La risposta di Repubblica sui bambini ucraini "rapiti" da Putin

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo di Francesco Erspamer  Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

Le pagliacciate che alimentano il neocapitalismo

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici di Paolo Desogus La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

La (cinica) ferocia degli atlantisti più fanatici

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia di Marinella Mondaini “Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

“Burevestnik”. Che cos'è la nuova arma testata dalla Russia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Cina e Russia non temono più l'Occidente di Michele Blanco Cina e Russia non temono più l'Occidente

Cina e Russia non temono più l'Occidente

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti