Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

2711
Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

 

di Pasquale Cicalese 

 

Notizia del 15 aprile sia di Milano Finanza che de Il Sole 24 Ore. Il governo americano dà 6,4 miliardi di sussidi a Samsung per costruire una fabbrica di chip in Texas.

Sappiamo quanti miliardi ha avuto Stellantis dal governo italiano negli ultimi 2 anni (6 miliardi, quanto il costo del reddito di cittadinanza ora abolito) per non parlare del passato. Vi è una lunga lista di sussidi pubblici in Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Polonia ecc. ecc. Ma la Yellen accusa la Cina di sussidiare le sue industrie. Ora, a parte che almeno il 30% della produzione industriale cinese è pubblica (proprio come da noi nella Prima Repubblica, eravamo visti come un Paese "comunista", ma eravamo moderni e il benessere c'era), faccio una domanda provocatoria. Perché l'Ocse non fa uno studio comparato di quanti miliardi di sussidi pubblici concedono i paesi occidentali e quanti la Cina?

Si scoprirà che il rapporto è inverso, quindi la Cina non ci sta ad essere cornuta e mazziata e giustamente manco risponde alla Yellen o alla Von der Leyen. Semplicemente la Cina è un paese "socialista" con forte apporto di banche pubbliche, imprese pubbliche, servizi pubblici (proprio come eravamo noi, ve li ricordate gli anni settanta o ottanta, per non andare dietro ancora?). Ciò portava gettito fiscale al governo.

Cossiga nel 1969 ebbe a dire: abbiamo tanto gettito che non sappiamo come spenderlo. Ora, con le privatizzazioni che ci sono state negli anni novanta grazie a Draghi, Prodi, Amato, D'Alema, un pò Berlusconi e ora la Meloni, molte di queste imprese oligopolistiche hanno alzato le tariffe, non hanno fatto manutenzione (ogni riferimento ai Benetton è casuale) e soprattutto hanno trasferito la sede legale e fiscale nei paradisi fiscali (vedi Fiat, dopo 100 anni di sussidi pubblici).

Ecco perché la Cina può permettersi spese a favore di industria, servizi alla popolazione a prezzo basso se non politico (vi ricordate quanto costava un biglietto bus da noi negli anni settanta?). E' salario sociale globale di classe, oltre che salto tecnologico. E' questo di cui si accusa la Cina, la stessa accusa che sin dal 1917 si fece all'Urss, vale a dire che il governo controlla l'economia. In Cina ci sono miliardari. Tra i miei contatti c'è un architetto che vive in Cina. 4 anni fa, chattando mi disse: "vedi Pasquale, gli imprenditori privati, i miliardari, se il governo lo chiede (e Xi lo ha chiesto due anni e mezzo fa), danno tanti soldi alla comunità per un semplice motivo. Il governo gli ha portato benessere, competività, gli ha permesso di accumulare ricchezze".

Alibaba due anni fa diede 10 miliardi di dollari alla comunità cinese. E tante altre industrie private. Forse non sarà socialismo, ma il benessere comune, frutto del confucianesimo, lo sentono tutti, quel che i cristiani italiani definiscono distibutivismo. E allora, quanti miliardi di sussidi pubblici regala l'Occidente, e quanti ne dà la Cina? Spesso le aziende cinesi private non hanno bisogno, da almeno 15 anni, di sussidi pubblici perché sono piene di liquidità, grazie a successi imprenditoriali diffusi (i cinesi sono mercanti da millenni).

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Chi beneficia in Europa (e chi no) della politica dei dazi di Trump di Loretta Napoleoni Chi beneficia in Europa (e chi no) della politica dei dazi di Trump

Chi beneficia in Europa (e chi no) della politica dei dazi di Trump

Nasce la prima Stablecoin “Europea” di Giuseppe Masala Nasce la prima Stablecoin “Europea”

Nasce la prima Stablecoin “Europea”

Cosa si nasconde nella rabbia di Vespa per la Flottilla di Francesco Santoianni Cosa si nasconde nella rabbia di Vespa per la Flottilla

Cosa si nasconde nella rabbia di Vespa per la Flottilla

Istruitevi, agitatevi e organizzatevi! di Francesco Erspamer  Istruitevi, agitatevi e organizzatevi!

Istruitevi, agitatevi e organizzatevi!

Perché questo servilismo verso Israele e gli Stati Uniti? di Paolo Desogus Perché questo servilismo verso Israele e gli Stati Uniti?

Perché questo servilismo verso Israele e gli Stati Uniti?

La rivoluzione bolivariana e la Freedom Flottiglia di Geraldina Colotti La rivoluzione bolivariana e la Freedom Flottiglia

La rivoluzione bolivariana e la Freedom Flottiglia

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino di Gao Jian Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Xi incontra i leader dell'UE a Pechino

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000 di Alessandro Mariani Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

Situazione grave (ma non seria) a quota 8000

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev di Marinella Mondaini Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev

Metsola e il turismo (senza sosta) dell'UE a Kiev

Il complotto della democrazia di Giuseppe Giannini Il complotto della democrazia

Il complotto della democrazia

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

C’era una volta una parvenza di Diritto internazionale di Michele Blanco C’era una volta una parvenza di Diritto internazionale

C’era una volta una parvenza di Diritto internazionale

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti