VIDEO: Ius soli e altre Armi di Distrazioni di Massa...

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VIDEO: Ius soli e altre Armi di Distrazioni di Massa...





Ci sono cose che si direbbero create solo per darci l’illusione di non essere in una gabbia o per distrarci dalla difesa dei nostri diritti. Lo Ius soli, ad esempio. Non serve affatto, come ci raccontano in TV, a tutelare i bambini stranieri i quali , già oggi, possono iscriversi a scuola, godere di cure mediche e, compiuti diciott’anni chiedere la cittadinanza italiana. No, serve solo a far crescere una marea razzista finalizzata, come in Francia, a cementare un sedicente fronte “democratico e progressista” capitanato da qualche burattino dei banchieri dell’Unione Europea.



Ma lo Ius soli è soltanto una delle tante Armi di Distrazione di Massa che usano per farci schierare contro altri sfruttati e a favore del governo.  Ad esempio. Se oggi i servizi pubblici, gli ospedali, i trasporti sono allo sfascio, la colpa, per la TV, e quindi per l’opinione pubblica, non è dei continui tagli, privatizzazioni, blocco delle assunzioni imposti dal governo e dall’Unione Europea. No, la colpa per la TV , e quindi per l’opinione pubblica, è dei cosiddetti “furbetti del cartellino”,  messi alla gogna e immediatamente licenziati, anche se si allontanano per un caffè. Tutt’altro trattamento per i tanti boiardi di stato e servi del governo che continuano ad essere strapagati e riveriti dai giornali, invece di essere buttati fuori o mandati in galera.


Potremmo continuare a lungo. Ma è meglio che le tante altre  Armi di Distrazione di Massa le scopriate da soli. E, a tal proposito,  vi diamo un consiglio:  quando la televisione vi chiede di indignarvi per qualcosa, - per una guerra, uno sciopero, un bambino morto, una storia di cronaca nera… - domandatevi, sempre, per conto di chi lo sta facendo.


Intanto mentre la gente si trastulla con le Armi di Distrazione di Massa il governo: 

Sta per approvare il CETA
Sta per aumentare le spese militari
Salva i banchieri delle Banche Venete
Sta imponendo il divieto di sciopero nei trasporti pubblici
Si prepara a nuove guerre
 

Francesco Santoianni
 
 

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