"Non è un'emergenza, è una guerra. E siamo in trincea tutti i giorni". I movimenti per il diritto all'abitare incontrano la politica

"Non è un'emergenza, è una guerra. E siamo in trincea tutti i giorni". I movimenti per il diritto all'abitare incontrano la politica

Alessandro Di Battista: "Disponibile a fare da scudo umano quando è in atto un nuovo sgombero"

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All’indomani della petizione lanciata per dire no al Piano Casa di Renzi (qui per firmare), i movimenti per il diritto all’Abitare continuano la loro battaglia sull’emergenza abitativa dopo gli arresti di Paolo di Vetta e Luca Fagiano, ai domiciliari da ormai 46 giorni e ancora in attesa che venga fissata dalle autorità competenti la data del primo appello.
 
Blocchi Precari Metropolitani, Action, Comitato Obiettivo Casa, Coordinamento cittadino di lotta per la casa, Resistenza Abitativa Metropolitana si sono ritrovati insieme nella sala del Carroccio in Campidoglio mercoledì 2 luglio per portare avanti la loro lotta e per evitare il tentativo di mettere con le spalle al muro “una realtà sociale come il movimento”. Per questo hanno dato appuntamento a tutti gli amministratori capitolini e i parlamentari – erano presenti Alessandro Di Battista, Roberta Lombardi, Federica Daga, Celeste Costantino e Marco Miccoli - i consiglieri, gli assessori e i presidenti dei municipi, rappresentanti delle forze politiche, dei sindacati, delle associazioni che hanno a cuore la causa. 
 
In un paese come l’Italia che applica scelte politiche discutibili come il decreto Lupi, che non favorisce l’edilizia residenziale pubblica e che non ha regole sul diritto d’asilo, è tutto più complicato. Qui i diritti si calpestano quotidianamente. E si nega anche il dissenso con un appiattimento sociale per cercare di non affrontare le problematiche. L’articolo 5 del Piano Casa di Renzi infligge il colpo finale negando la residenza e riducendo le persone ad essere invisibili, senza alcun diritto all’interno di uno Stato che si definisce democratico. 
 
L’avvocato Vincenzo Perticaro ha risposto in questo modo all'intervento del deputato del Pd Marco Miccoli: “Ho una sorta di dolore allo stomaco. Viviamo la media di 14 sfratti al giorno. E in nessuna di queste occasioni ho visto qualcuno del Pd. C’è qualcuno che vuole il movimento diviso perché rappresenta un problema: siamo in guerra. Di quale Stato parliamo? Lo Stato è in Uruguay dove il presidente si è decurtato lo stipendio del 90%. Il mio compito è quello di tutelare i processi penali per occupazione abusiva. Qual è il reato? Io continuerò a difendere Paolo fino alla Corte di cassazione e se serve fino alla Corte di giustizia europea per sottolineare l’anticostituzionalità di questa legge. Non siamo in emergenza, siamo in guerra”.  
 


Nel suo intervento, Alessandro Di Battista ha poi spiegato come il ruolo dell'opposizione in Parlamento rispetto al decreto Lupi ed in particolare all'art.5 che sta negando il diritto all'istruzione, alla sanità e, in generale, ai diritti sociali primordiali a migliaia di bambini, donne e uomini, è pressoché nullo dato che il governo agisce a colpi di decreti leggi e con l'arma della fiducia, insabbiando completamente tutte le iniziative di origine parlamentare. In un paese del genere, Di Battista ha dichiarato come quello che si può fare concretamente è "mettersi fisicamente tra coloro che devono essere sfrattati e chi vuole sfrattare". In questa fase di guerra, non di emergenza sociale, ci vuole un atto da parte dei deputati di buona volontà. "Io do la mia disponibilità a fare una sorta di scudo umano, una presenza fisica quando è in atto uno sgombero in una fase di emergenza abitativa come questa".
 

L'intervento di Andrea Catarci, presidente di Municipio a Roma, sul ruolo che dovrebbero assumere le regioni in quest'emergenza abitativa:
 


Il comunicato rilasciato oggi dai Movimenti organizzatori. Emergenza abitativa: si apre il confronto politico
 
Ieri - 2 Luglio 2014 - nella sala del Carroccio in Campidoglio, si è tenuta un'assemblea promossa dai movimenti per il diritto all'abitare sui temi dell'emergenza e della precarietà abitativa e sui risvolti del cosiddetto "Decreto Lupi", recentemente convertito in legge dal parlamento.
All'incontro hanno partecipato numerosi esponenti della società civile e dei movimenti sociali, diversi presidenti di municipio, consiglieri comunali, parlamentari afferenti a gruppi sia di maggioranza che di opposizione, forze sindacali e politiche.
Nel corso dell'articolata e ricca discussione sono emerse diverse criticità connesse all'attuazione del “Piano Casa” ed in particolare dell'Art.5 del provvedimento.
Inoltre, tutti, hanno evidenziato forte preoccupazione rispetto alla possibilità che il tema della casa possa degenerare ed essere affrontato come mera questione giudiziaria e di ordine pubblico.
Nella delicata situazione economica che attraversa il paese e la città di Roma si è largamente convenuto sulla necessità di dare spazio alla politica ed alla ricerca di soluzioni efficaci e condivise. In questo senso, i rappresentanti delle istituzioni e delle forze sociali e politiche che sono intervenuti hanno deciso di chiedere, in maniera congiunta, un incontro al Prefetto di Roma Pecoraro da concordare nel più breve tempo possibile.
Si sono altresì impegnati a sollecitare e sostenere la Regione Lazio e Roma Capitale, per dare rapida e concreta attuazione al Piano Straordinario per l' emergenza abitativa, a partire dal tavolo con i movimenti già fissato per Martedì 8 Luglio.
 
Andrea Catarci
Celeste Costantino
Federica Daga
Alessandro Di Battista
Susi Fantino
Paolo Ferrero
Eleonora Forenza
Roberta Lombardi
Umberto Marroni
Marco Miccoli
Giammarco Palmieri
Gianluca Peciola
Filiberto Zaratti

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