Il vaccino anti-covid sia gestito dalla politica e non dalle multinazionali

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Il vaccino anti-covid sia gestito dalla politica e non dalle multinazionali



di Giorgio Cremaschi 


Il blocco a Oxford delle sperimentazioni sul vaccino anti Covid, fa riemergere una questione prioritaria per la nostra stessa civiltà. Può la corsa mondiale al vaccino essere guidata dagli interessi economici delle multinazionali del farmaco e da quelli di potere dei governanti? Non é questa una vergogna ed un danno per tutta l’umanità?

Negli anni cinquanta del secolo scorso Jonas Salk, figlio di ebrei immigrati negli USA , inventò il primo vaccino contro la poliomielite, poi sarebbe seguito quello di Albert Sabin, anc’egli ebreo immigrato.

Lo scienziato a cui si deve la prima sconfitta e poi la sostanziale scomparsa di una malattia che faceva strage innanzitutto di bambini, come ricordano quelli della mia generazione che avevano sempre in classe almeno un compagno paralitico, Jonas Salk rifiutò di brevettare il suo vaccino. A chi gli chiedeva perché avesse rinunciato ad un ricchezza di sette miliardi di dollari, di allora, egli rispose : “Non si può brevettare il sole”.



Anche Albert Sabin, che scoprì l’altro vaccino contro la polio, poi il più usato, rifiutò di brevettarlo. Anzi siccome all’inizio il governo degli Stati Uniti gli preferì quello di Salk, Sabin fece dono del suo vaccino all’Unione Sovietica, attirandosi le accuse di essere un nemico della patria.

A chi gli chiedeva per quale ragione avesse anch’egli rinunciato agli enormi proventi del brevetto, Sabin rispose: “ Ho voluto donarlo ai bambini del mondo.”

Salk e Sabin non si amavano, ma avevano la stessa concezione solidale del mondo e della umanità. Oggi questa concezione viene disprezzata e offesa dalla corsa mondiale al vaccino, che come spesso affermano con cinica compiacenza i mass media, è corsa all’oro e scontro di potenze.

Oggi chi comanda vuole guadagnare soldi e potere sulla salute, anche su quella dei bambini, perché da decenni la nostra vita è soggiogata dal mercato, dagli affari, dal capitalismo liberista. Nel mondo tanto più ricco e tecnologico quanto meno civile di oggi, gesti come quelli di Salk e Sabin non sarebbero permessi.

Ma noi non possiamo e dobbiamo rassegnarci alla barbarie, dobbiamo pretendere che il vaccino per il Covid sia una conquista dell’umanità alla quale ogni essere umano possa accedere gratuitamente, senza altro guadagno che per la salute pubblica. Dobbiamo fermare quelli che vogliono brevettare il sole.

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