La liberazione di Cecilia Sala: quali "contropartite" all'Iran e a Trump?

8000
La liberazione di Cecilia Sala: quali "contropartite" all'Iran e a Trump?


di Paolo Desogus*

Cecilia Sala è stata liberata. È indubbiamente un successo del governo italiano e della Presidente del Consiglio. Il viaggio di Giorgia Meloni da Trump ha avuto un esito positivo.
Occorre però chiedersi qual è la contropartita. Forse però occorre anzi usare il plurale e parlare di “contropartite”. La prima è nota e riguarda l’Iran: l’ingegnere iraniano, secondo fonti americane, verrà rimpatriato. L’autorizzazione al rilascio è però dovuta a Trump. E dunque, come dobbiamo interpretare il suo gesto? Come un atto di magnanimità? Come il frutto di una sensibilità umanitaria? Figuriamoci!

Trump ha fatto un favore molto grande a Giorgia Meloni, che avrà modo di capitalizzare mediaticamente il suo successo diplomatico, compiuto a questo punto senza dover spartire i meriti con i servizi segreti e cioè con Elisabetta Belloni, dimessasi il 23 dicembre, pochi giorni dopo l’arresto di Cecilia Sala per protesta a seguito delle ingerenze del governo sul suo operato..

È anzi da credere che il litigio con Giorgia Meloni con il capo dei servizi sia stato una montatura per rendere pubbliche le dimissioni proprio alla vigilia della liberazione di Cecilia Sala e creare così la narrazione della Presidente underdog capace di ottenere grandi risultati senza il peso degli apparati statali.

Tutto questo baccano mediatico è gratis? Ovviamente no. Anche Trump deve capitalizzare da questa vicenda. Il suo è anzitutto un monito verso chi ancora tentenna in Europa nel sostegno della sua presidenza. Il suo messaggio è: “chi sta con me può godere di vantaggi da poter giocare mediaticamente”.

Ma di quali vantaggi stiamo parlando? Si tratta di vantaggi immateriali, appunto mediatici, che comportano poca pena per gli Usa e che come contropartita hanno la sottomissione politica del beneficiario, cioè noi.

Essendo (almeno sul piano temporale) i primi maggiordomi della nuova corte trumpiana avremo senz’altro vantaggi maggiori di quelli che otterranno coloro che si aggregheranno nel frattempo. In tutti i casi la liberazione di Cecilia Sala si iscrive in un contesto gepolitico in cui l’Italia svolgerà una funzione subalterna verso gli Stati Uniti.


*Post Facebook del 8 gennaio 2025

Paolo Desogus

Paolo Desogus

Professore associato di letteratura italiana contemporanea alla Sorbonne Université, autore di Laboratorio Pasolini. Teoria del segno e del cinema per Quodlibet.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Le più recenti da Mondo grande e terribile

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

La Geoeconomia di Prevost di Giuseppe Masala La Geoeconomia di Prevost

La Geoeconomia di Prevost

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti