L'Arabia Saudita annuncia l'annessione di metà dello Yemen

L'Arabia Saudita annuncia l'annessione di metà dello Yemen

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Due pesi e due misure. Come sempre.

Premettiamo che per quello che vuole attuare l’Arabia Saudita non sono previste sanzioni occidentali, non ci saranno cantanti che andranno alle Mura di Sanaa celebrate da Pier Paolo Pasolini a fare concerti, la nazionale di calcio saudita non verrà esclusa dalle competizioni internazionali.

Premettiamo inoltre che non c'è nessuna alleanza militare che minaccia l'Arabia Saudita ai suoi confini.

Nella Terza Guerra mondiale a bassa intensità che viviamo ci sono questioni, tra Mediterraneo orientale e Asia occidentale in particolare, di cui i media mainstream non parlano, ma che sono di fondamentale importanza: Negoziato sul nucleare iraniano, elezioni in Libano, Siria occupata dagli Usa con conseguente furto di risorse, la Palestina occupata con le continue provocazioni e attacchi di Israele ad al Alqsa a Gerusalemme che potrebbero portare ad uno scontro impari come avvenne proprio un anno fa. Ultimo, non in ordine di importanza, l’aggressione dell’Arabia Saudita allo Yemen che dura dal 2015 con centinaia di vittime yemenite proditoriamente ignorate in occidente perché questo massacro è compiuto con armi occidentali e il regno di al Saud è un nostro “alleato”.

Ormai questo conflitto per l’Arabia Saudita è giunto ad un punto morto, i massacri compiuti non hanno portato a nulla. Ed ecco, il colpo, non tanto a sorpresa, della Monarchia-Tirannia saudita.

Riad prevede di annettere una serie di province ricche di risorse nello Yemen orientale, la cui consistenza equivale a metà del paese, secondo un rapporto del 7 maggio del quotidiano Crater Sky di Aden e riportato dal portale The Cradle.

Il piano del regno del Golfo prevede l'annessione delle province di Hadhramaut, Shabwah, Al-Mahrah e Abyan. Secondo il rapporto, i funzionari sauditi hanno già tenuto incontri con esponenti locali pronti a vendersi quelle regioni.

La monarchia saudita ha informato esponenti regionali che il regno sta concedendo loro "il diritto all'autodeterminazione", ma ha anche premesso che dovrebbero entrare a far parte dell'Arabia Saudita.

I funzionari hanno anche precisato che l'annessione di queste regioni, che il regno chiamava "il sud arabo dell'Arabia Saudita", non può essere annullata.

Uno dei vantaggi che l'Arabia Saudita cerca di ottenere è l'accesso ai porti chiave che consentiranno un maggiore accesso all'Oceano Indiano, all'Africa e ad altre regioni attraverso la sua posizione strategica, si legge nell’articolo di Crater Sky.

L'Arabia Saudita e lo Yemen hanno concordato una tregua mediata dalle Nazioni Unite il 2 aprile dopo che l'Arabia Saudita ha subito una serie di imbarazzanti sconfitte militari a causa di una serie di attacchi di rappresaglia yemeniti contro i sensibili impianti petroliferi sauditi di Aramco.

Nonostante la parte yemenita abbia confermato la fine della tregua, l'Arabia Saudita ha commesso oltre 5.000 violazioni segnalate della tregua, tra cui bombardamenti del territorio yemenita, sequestro di navi combustibili e la continua chiusura dell'aeroporto internazionale di Sanaa.

Il deposto presidente yemenita Abdrabbuh Mansour Hadi, che aveva sempre ribadito di essere il legittimo presidente dello Yemen nonostante fosse stato rimosso dal potere da una rivolta popolare, aveva annunciato di aver ceduto il suo potere a un "consiglio presidenziale" non eletto nominato dall'Arabia Saudita.

Secondo un articolo del Wall Street Journal (WSJ), la leadership saudita ha costretto Hadi a dimettersi e riconoscere il consiglio non eletto, sulla scia di un incontro segreto che il leader yemenita ha tenuto con un alto funzionario statunitense.

Con questa annessione annunciata aumenteranno gli attacchi di rappresaglia da parte del movimento di resistenza di Ansarallah e delle forze armate yemenite dopo la scadenza della tregua. Il leader di Ansarallah, Sayed Abdul Malik al-Houthi, aveva sostenuto l'11 aprile che l'Arabia Saudita non ha altra scelta che la sconfitta.

“I nemici cercano di indebolire e costringere la nazione ad arrendersi attraverso sanzioni, misure restrittive e arroganza. Cercano di indebolire il morale degli yemeniti e creare un senso di disperazione e sconfitta tra la gente", aveva dichiarato Al-Houthi.

La guerra contro lo Yemen, così come il blocco navale, ha causato quella che l'ONU definisce "una delle peggiori crisi umanitarie del nostro tempo".

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti