Omicidio Nemtsov. "Una provocazione per destabilizzare la Russia" secondo la Commissione d'investigazione

Omicidio Nemtsov. "Una provocazione per destabilizzare la Russia" secondo la Commissione d'investigazione

Peskov: "Boris Nemtsov non rappresentava una minaccia al governo russo e il suo omicidio è stata una “provocazione”

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 
Il politico russo dell'opposizione Boris Nemtsov è stato ucciso, nella notte di ieri, nel centro di Mosca, a Vasilyevsky Spusk, sul ponte che conduce alla Piazza Rossa. Una fonte citata da Interfax ha dichiarato come un veicolo bianco si sia approcciato al politico e abbia sparato sette colpi di arma da fuoco alla schiena e poi sia fuggito. Testimoni presenti hanno dichiarato che la macchina dei sospetti non aveva alcuna targa. Nemtsov aveva in precedenza ricevuto diverse minacce di morte sui social network.

 
Prima dell'attentato, Nemtsov era stato a cena in un ristorante nella zona più esclusiva di Mosca con una donna, presente anche al momento dell'omicidio, poi identificata dalla polizia nella modella ucraina Anna Duritskaya di 23 anni. Secondo la Polizia, l'omicidio era pianificato da tempo e nei minimi dettagli. “Il percorso di Nemtsov era stabilito. Qualcuno l'ha apparentemente seguito dal ristorante e dato le coordinate esatte del politico”, riporta Tass.  
 
La famiglia di Nemetsov è arrivata sul posto solo sabato mattina, ad accoglierla c'era il ministro degli interni russo Vladimir Kolokoltsev e anche l'attivista Ksenia Sobchak era presente nella scena. 
 
Nemtsov aveva assunto notorietà come Governatore della regione di Nizhny Novgorod dal 1991 al 1997. E' stato ministro dell'energia e ex vice-primo ministro sotto Boris Yeltsin. Dopo il 1998, come membro della Duma, ha creato diversi movimenti e partiti liberali critici del governo e delle politiche di Putin. Dal 2012 era co-residente del RPR-PARNAS (il partito repubblicano della Russia). L'assassinio di Nemetsov avviene il giorno prima della manifestazione Vesna (“primavera”) prevista per il primo marzo a Mosca. 
 
Il presidente russo Putin ha dichiarato come “questo brutale omicidio ha tutti i segni di un assassinio su contratto ed è estremamente provocatorio”. Putin ha chiesto ai presidenti della Commissione d'Investigazione nazionale, il ministero degli interni e i servizi di sicurezza federale di creare un gruppo di investigazione ed ha assunto personalmente il comando delle operazioni.
 
Il rappresentante di Human Rights Watch Tanya Cooper ha sollecitato un'investigazione  “completa” e “imparziale”, aggiungendo che la polizia deve considerare tutti gli angoli della vicenda, anche la carriera politica della vittima.   
 
Secondo il responsabile della comunicazione del Cremlino, Dmitry Peskov, Boris Nemtsov non rappresentava una minaccia al governo russo e il suo omicidio è stata una “provocazione” da parte di un numero di politici e figure pubbliche.  “Con tutto il dovuto rispetto per la memoria di Boris Nemtsov, in termini politici non poneva alcuna minaccia all'attuale leadership di Vladimir Putin. Se compariamo i livelli di popolarità di Putin e del governo, Boris Nemtsov era poco più di un comune cittadino nella media”, ha dichiarato Peskov sabato.
 
Anche Irina Khakamada, una figura dell'opposizione che era stata alleata di Nemtsov nel partito SPS (l'unione delle forze di destra) ha definito l'omicidio una “provocazione” attuo a destabilizzare la Russia. "Non è definitivamente benefico per Putin ed ha lo scopo di destabilizzare tutto il paese a pezzi”, ha dichiarato.  
 
Lo stesso è stato confermato questa mattina dalla Commissione d'investigazione russa secondo cui: “uno dei possibili motivi dell'omicidio è quello di destabilizzare la situazione politica della Russia”. L'assassinio di Boris Nemtsov potrebbe avere legami con l'Ucraina o con gli attacchi estremisti islamici. Gli investigatori hanno informazioni che Boris Nemtsov abbia recentemente ricevuto minacce in connessione con la sua posizione sull'attentato di Charlie Hebdo. Lo ha dichiarato Vladimir Markin, portavoce della Commissione d'investigazione russa.

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana di Paolo Desogus Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il "caso Fassino" e lo squallore della stampa italiana

Il Primo Maggio e il mondo multipolare di Fabrizio Verde Il Primo Maggio e il mondo multipolare

Il Primo Maggio e il mondo multipolare

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo! di Marinella Mondaini La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

La Festa dei precari e dei sottopagati di Gilberto Trombetta La Festa dei precari e dei sottopagati

La Festa dei precari e dei sottopagati

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda di Pasquale Cicalese Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024  di Andrea Puccio UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti