Partito comunista siriano unificato: "Giù le mani dal nostro paese"

Partito comunista siriano unificato: "Giù le mani dal nostro paese"

Nel gruppo degli aggressori, dobbiamo elencare, oltre a Europa e Stati uniti, Arabia saudita, Qatar, Turchia, Israele, Bahrein e altri stati reazionari, colonialisti e sionisti. E naturalmente tutte le fazioni terroriste armate, al lavoro contro la popolazione e le infrastrutture del paese. La cosiddetta “opposizione” che ha appoggiato l’attacco statunitense contro la Siria fa parte della categoria di chi vende la patria per i dollari e i rial.

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Comunicato del Partito comunista siriano unificato

Dal giornale elettronico “Nur”


Traduzione di Mohammed Kharifi

Ringraziamo Marinella Correggia per la segnalazione


Giorni fa gli Stati uniti hanno commesso un’altra follia, da aggiungere al loro libro nero colmo di crimini, bombardando l’aeroporto di Al Shayrat, nell’est della provincia siriana di Homs. L’attacco è costato la vita a nove martiri. Si è dunque trattato, in tutta evidenza, di un’altra aggressione da parte degli Usa contro un paese indipendente, membro di tutte le organizzazioni internazionali. Così facendo gli Usa hanno calpestato il diritto internazionale che vieta di attentare all’indipendenza degli Stati e di violarne l’integrità territoriale.


Gli Stati uniti hanno addotto come falso pretesto l’utilizzo di armi chimiche a Khan Sheikhoun nella provincia di Idlib.



Gli apparati della propaganda occidentale hanno addebitato l’uso di queste armi all’esercito arabo siriano. Ma un tale comportamento non è assolutamente nelle sue tradizioni, né nei suoi interessi. L’accusa, senza prove circa i colpevoli, è uno dei tanti aspetti che caratterizzano la decadenza morale dell’imperialismo internazionale e dei suoi seguaci. Addossare la responsabilità dell’uso di armi chimiche alla Siria, senza che sia prima stata svolta un’inchiesta ufficiale, internazionale e neutrale, appartiene alla mentalità da cowboy e al banditismo che contraddistinguono la Casa bianca e il suo inquilino, il quale deve per forza portare avanti gli interessi dei poteri finanziari e dei monopoli che governano negli Stati uniti, nominando di fatto i presidenti.


Alcune motivazioni hanno contribuito alla recente aggressione statunitense alla Siria. Le fazioni terroriste hanno perso terreno grazie all’eroica avanzata dell’esercito arabo siriano su tutti i fronti importanti. E’ cambiata dunque la realtà sul campo, per i combattenti sostenuti dagli Usa; inoltre il ruolo statunitense è diventato marginale anche nei negoziati, si pensi a Ginevra 5 e Astana.


Gli Stati uniti hanno dunque cercato di riacquistare egemonia e prestigio nel mondo, di indebolire la forza dell’esercito arabo siriano e di recare danno alla coalizione siriana-russa che appoggia l’indipendenza della Siria e il mantenimento dei suoi confini e della sua entità. Il bombardamento dell’aeroporto di Al Shayrat non è un fatto isolato nella politica statunitense; si pone nella linea della guerra che da sei anni è condotta contro la Siria, da parte di una coalizione occidentale-turca-saudita-qatariota-israeliana, nota per il suo costante impegno nell’indebolire le potenze degli eserciti arabi e nel rafforzare Israele con tutti i mezzi.


L’ingerenza statunitense in Siria comprende la costruzione di una base militare nell’aeroporto di Al Rmilan nel nord della provincia di Hassaka, seguita dalla conquista dell’aeroporto di Tabaka, con il contestuale ostacolo all’avanzata dell’esercito arabo siriano verso quell’aeroporto, oltre alla fornitura massiccia di armi dal nord dell’Iraq per forze che sognano la separazione dalla Siria e la sua divisione.  Tutto ciò costituisce una serie di passi verso la realizzazione del progetto della divisione della Siria, da ridisegnare secondo nuovi confini.


Molti cittadini algerini, tunisini, egiziani, iracheni, bahreiniti, yemeniti, libanesi,  giordani si sono schierati a fianco della Siria nella sua tragedia. Registriamo anche la ferma posizione della Russia, decisiva nel far comprendere all’Occidente che la Siria non è sola, dell’Iran e della Cina, e di un gruppo di Stati dell’America latina, senza dimenticarne altri.


Nel gruppo degli aggressori, dobbiamo elencare, oltre a Europa e Stati uniti, Arabia saudita, Qatar, Turchia, Israele, Bahrein e altri stati reazionari, colonialisti e sionisti. E naturalmente tutte le fazioni terroriste armate, al lavoro contro la popolazione e le infrastrutture del paese. La cosiddetta “opposizione” che ha appoggiato l’attacco statunitense contro la Siria fa parte della categoria di chi vende la patria per i dollari e i rial.


Il Partito comunista unificato fa appello alle masse arabe e a tutti gli amanti della libertà e della pace nel mondo affinché si attivino contro l’aggressione. 


Il Partito comunista unificato fa appello al popolo siriano, ai partiti e allo Stato affinché facciano sentire la propria voce in tutte le parti del mondo, operino per consolidare l’unità nazionale siriana, e assicurino l’appoggio alla resistenza in tutti i campi della vita politica, economica, sociale, e culturale, per una Siria unita, democratica, laica e progressista.


Il Partito comunista siriano unificato

Damasco, 9 aprile 2017

Repubblica e l'"assenza della sinistra" di Paolo Desogus Repubblica e l'"assenza della sinistra"

Repubblica e l'"assenza della sinistra"

Il Primo Maggio e il mondo multipolare di Fabrizio Verde Il Primo Maggio e il mondo multipolare

Il Primo Maggio e il mondo multipolare

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo! di Marinella Mondaini La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

La Nato arriva a Mosca... ma come trofeo!

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

La Festa dei precari e dei sottopagati di Gilberto Trombetta La Festa dei precari e dei sottopagati

La Festa dei precari e dei sottopagati

Il Pal-washing vive e regna in mezzo a noi di Michelangelo Severgnini Il Pal-washing vive e regna in mezzo a noi

Il Pal-washing vive e regna in mezzo a noi

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda di Pasquale Cicalese Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

Sussidi pubblici: l'ipocrisia occidentale verso la Cina è nuda

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024  di Andrea Puccio UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

UTILI RECORD PER HUAWEI NEI PRIMI TRE MESI DEL 2024 

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Astensionismo, le ragioni di Michele Blanco Astensionismo, le ragioni

Astensionismo, le ragioni

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti