Pino Arlacchi - Libia, media italiani e solita assenza di memoria

3314
Pino Arlacchi - Libia, media italiani e solita assenza di memoria



di Pino Arlacchi

La Conferenza di Berlino si è appena aperta e speriamo sia l’inizio di un processo di stabilizzazione della Libia sotto l’egida dell’ONU e di una missione multilaterale di pace. Ma spero che il multilateralismo si affermi anche nelle narrative sulla crisi libica, piene, in Italia ed Europa, di lessici e concetti di stampo colonialista e talvolta anche fascista. Una conferenza ONU è un evento dove tutti i partecipanti sono sullo stesso piano. E dove nessuno ha più diritti degli altri. Non ci sono le pistole sul tavolo evocate dai commentatori italiani che posano come realisti e sono solo ignoranti. E non ci sono paesi i cui atti sul terreno siano “pericolosi”, “tracotanti”, “insidiosi” o violenti, mentre quello dell’Italia o dell’Unione Europea sono rivolti alla pace e al rispetto del diritto internazionale.

Non abbiamo più diritto degli altri a dire la nostra sul futuro della Libia, ma solo più doveri e responsabilità. Perché il disastro in corso l’abbiamo creato noi europei assieme agli americani nel 2011, invadendo un paese sovrano con il pretesto di una emergenza umanitaria che non esisteva e rovesciando un regime che aveva appena rinunciato a un programma di armamento nucleare, iniziato a liberare i prigionieri politici e intrapreso un cammino di riforme orientate verso la democrazia.

Perfino Obama ha apertamente ammesso che l’intervento in Libia è stato un tragico errore.

Invece di gridare allo scandalo perché altre potenze si permettono di intervenire in uno spazio dove il colonialismo europeo continua a lasciare la sua impronta disgustosa, si dovrebbe partire da un umile mea culpa e lavorare assieme all’ONU per riparare i danni appena fatti al popolo libico ed alla giustizia e alla legalità globali.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese di Giuseppe Masala La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo   Una finestra aperta L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti