Putin: «I siriani scappano dall’Isis non da Assad»

Putin: «I siriani scappano dall’Isis non da Assad»

"La crisi dell’immigrazione è causata dalle politiche sbagliate dell’Occidente"

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Il 4 settembre, Presidente russo Vladimir Putin è arrivato nella città di Vladivostok per intervenire al primo East Economic Forum dove partecipano delegazioni dei 24 paesi della regione Asia-Pacifico. Dopo il suo discorso, il presidente russo ha affrontato, tra le altre cose, il problema dei migranti che arrivano in Europa.
 
«Ci si aspettava la crisi dei migranti in Europa, la Russia ha messo in guardia sull’entità del problema», ha dichiarato il capo di stato russo, aggiungendo che la crisi dell’immigrazione è causata dalle “politiche sbagliate dell’Occidente.”
 
Secondo Putin, i paesi del continente «seguono ciecamente la politica USA nei confronti dei migranti per questo si trovano ad affrontare un problema molto grande». A questo proposito, il presidente russo ha confessato la sua sorpresa per le critiche che i media degli Stati Uniti hanno mosso sugli abusi subiti dai migranti in Europa.
 
Coalizione internazionale antiterrorismo
 
Inoltre, Putin ha precisato che i siriani sono «in fuga dal proprio paese non a causa del governo di Assad, ma dallo Stato islamico». Il leader russo ha aggiunto che la partecipazione della Russia alle operazioni militari contro il gruppo terrorista non è al momento all’ordine del giorno. Tuttavia, il presidente russo ha discusso con la sua controparte statunitense, in una conversazione telefonica, la creazione di una coalizione internazionale contro il terrorismo.
 
«Vogliamo davvero creare una sorta di coalizione internazionale per la lotta contro il terrorismo e l’estremismo, a tal fine ci sono state consultazioni con i nostri partner, anche con gli statunitensi», ha spiegato Putin.
 
Crisi Ucraina
 
Putin ha deplorato che Kiev non abbia accolto emendamenti alla Costituzione dell’Ucraina anche sul Donbass non soddisfacendo le quattro condizioni di base per la soluzione politica del conflitto in Ucraina. Si tratta di un nuovo ciclo di crisi interna nel paese.
 
«Per quanto riguarda i tragici eventi avvenuti [vicino al Parlamento di Kiev], penso che in nessun modo siano legati ai cambiamenti della Costituzione, perché tutto quelli che propongono come cambiamenti ha un carattere pienamente dichiarativo e, essenzialmente, non cambia la struttura del potere in Ucraina», ha osservato Putin.
 
«Le modifiche alla Costituzione sono utilizzati solo come un pretesto per intensificare lotta di potere», ha aggiunto il leader russo.
 
Inoltre, il presidente russo è convinto che i nuovi eventi che si verificano in Ucraina dipenderanno da quanto tempo il suo popolo “tollererà questo baccano”.
 
Difendere la verità sulla Grande Guerra Patriottica
 
La Russia farà tutto il possibile per difendere la verità sulla Grande Guerra Patriottica nella mente dei russi ed degli europei. Il leader russo ha sottolineato che è essenziale per garantire «che tutto questo non accada di nuovo nella storia del genere umano».
 
«Da parte nostra, stiamo facendo e faremo di tutto per garantire che la verità sulla Grande Guerra Patriottica e coloro che difesero la nostra indipendenza e la libertà, e che ha portato  libertà ai popoli d’Europa, resti non solo nella mente, ma anche nel cuore dei nostri cittadini e di quelli di altri paesi», ha evidenziato Putin.
 
Situazione economica
 
Putin sostiene che l’economia russa si è già quasi adattata alla volatilità dei prezzi mondiali del petrolio, anche se ci sono «elementi sui quali sia il governo che le imprese devono ancora lavorare». Il governo russo ha avviato una serie di misure volte a sostenere l’economia nella situazione attuale, ha annunciato il presidente russo.
 
Eastern Economic Forum che si terrà quest’anno per la prima volta nella storia e diventerà un evento annuale, darà agli investitori, agli esperti e uomini d’affari interessati i progetti sulle risorse naturali nel settore del petrolio e del gas, risorse di legname e marine, tra gli altri, per trovare e rafforzare i legami multilaterali necessari per un effettivo sviluppo della regione dell’Estremo Oriente.
 
Il Presidente Vladimir Putin è giunto con la delegazione russa a Vladivostok subito dopo la sua visita in Cina in occasione del 70° anniversario della vittoria della guerra di resistenza del popolo cinese contro il Giappone e la fine della seconda guerra mondiale, dove ha incontrato anche il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro.
 

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