Quando la Merkel rifiutò la telefonata a Biden (WSJ)

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Quando la Merkel rifiutò la telefonata a Biden (WSJ)

Appena insediatosi alla Casa Bianca, il presidente statunitense Joe Biden - secondo quanto riporta il Wall Street Journal - aveva deciso simbolicamente di effettuare la prima chiamata da nuovo inquilino della Casa Bianca alla tedesca Angela Merkel. La dirigente tedesca però rifiutò la telefonata e Biden dovette ripiegare sul primo ministro canadese Justin Trudeau.

Scrive il quotidiano statunitense: “Dopo essersi trasferito alla Casa Bianca, Biden ha deciso che la sua prima chiamata a un leader straniero sarebbe stata ad Angela Merkel, segnalando un ritorno alla stabilità transatlantica dopo l'era Trump. Ma la cancelliera tedesca ha rifiutato l'offerta di una chiamata quel venerdì pomeriggio ‘perché doveva partire per il suo cottage di campagna vicino a Berlino’. La Merkel ha respinto i gesti simbolici da parte degli Stati Uniti come inappropriati e ha chiesto ai suoi aiutanti di organizzare un altro incontro. Di conseguenza, la conversazione ha avuto luogo lunedì, e la prima persona che Biden ha chiamato è stato il primo ministro canadese Justin Trudeau”. 

I rapporti tra Merkel e Washington

Il fatto che Angela Merkel abbia preferito sottrarsi alla telefonata di Biden conferma che i rapporti con Washington non sono più tornati sereni dopo la tumultuosa, per i vassalli europei, presidenza Trump. 

La Merkel inizialmente era una forte sostenitrice di una stretta relazione transatlantica. Come esponente dell'opposizione, aveva anche sostenuto la guerra in Iraq decisa dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush, nonostante la stragrande maggioranza della popolazione tedesca espresse all’epoca forte contrarietà.

Poi però i rapporti si raffreddano durante il suo mandato, quando sotto Bush e il suo successore Barack Obama gli Stati Uniti iniziano a orientarsi sempre di più verso l’Asia. 

Nel 2013 emerge che, sotto la presidenza Obama che pur aveva descritto Merkel come il partner più importante degli Stati Uniti in politica estera, i servizi segreti statunitensi avevano spiato la cancelliera per anni. Merkel commentò indignata: "Spiarsi tra amici, è inaccettabile”. 

Alla Casa Bianca arriva poi Donald Trump con il suo slogan “America First” e tanti saluti al cosiddetto multilateralismo. Riguardo il nuovo corso degli Stati Uniti, la Merkel si esprime con disappunto nel 2017: “"I tempi in cui potevamo fare affidamento sugli altri sono in una certa misura finiti".

Altri punti di frizione con gli Stati Uniti sono stati la strategia in Afghanistan, dove Washington ha spiazzato tutti gli alleati con questa ritirata affrettata, quasi una fuga. Poi il gasdotto Nord Stream che porterà gas russo direttamente in Germania. Gli Stati Uniti si sono opposti al progetto, hanno pure imposto sanzioni, ma alla fine non sono riusciti a impedire che l’opera infrastrutturale fosse portata a termine. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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