Turisti o padroni?

13237
Turisti o padroni?



di Francesco Erspamer*

Una volta che vi trovaste negli Stati Uniti provate a chiedere qualcosa in italiano. Tipo: «Come posso collegarmi al wi-fi su questo autobus?», oppure «Mi porta la carta dei vini?», o ancora «A che ora chiude il museo?». Non solo non vi risponderebbero ma vi guarderebbero storti, a ragione: solo un idiota, se ha bisogno di un’informazione, neppure prova a parlare la lingua di chi può dargliela.

È esattamente come si comportano gli statunitensi in Italia. Credendosi o, peggio, sapendosi i signori del mondo (le tre frasi citate le ho sentite oggi a Firenze, in inglese). Appiccicati ai loro cellulari non li usano però per cercare parole o frasi con cui comunicare: sono i loro sudditi o clienti che devono adeguarsi, benché a casa propria.

Non io. In trent’anni di Stati Uniti un po’ di inglese l’ho imparato, a differenza degli italiani che infarciscono il loro eloquio nativo di inutili anglicismi per far finta di saperlo e così sentirsi di moda (se di destra) o globali (se di sinistra). Però quando mi trovo in Italia se uno straniero mi interpella in inglese o mi limito a rispondergli in italiano oppure gli chiedo, in inglese, come mai mi parli in quella lingua senza avermi neppure chiesto se la parlo. Solo a chi si sforza di esprimersi in italiano offro aiuto e indicazioni in inglese.

Purtroppo la maggior parte dei miei connazionali è invece ansiosa di compiacere i padroni stranieri: non parlarne la lingua la considera un’umiliazione. Tipico dei servi e dei colonizzati ma non è tutta colpa loro; di cosa dovrebbero sentirsi fieri visto che i loro giornalisti e intellettuali non fanno che denigrare il proprio paese, se non per lodare qualche sportivo purché residente altrove e di altra madrelingua; e che le cosiddette autorità, dalla primo ministro alla segretaria del partito che fa finta di stare all’opposizione, fanno a gara per convincerli che la cosa migliore sia svendere il paese per poi scappare all’estero, e comunque imitare pedissequamente (in latino il pedissequo era lo schiavo che scortava il proprio padrone) le magnifiche sorti e tecnologiche che arrivano da fuori.

*Post Facebook del 28 luglio 2025

Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

 

Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Trump e il "corollario Monroe" Trump e il "corollario Monroe"

Trump e il "corollario Monroe"

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West di Raffaella Milandri Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Dark Winds, il noir Navajo che ribalta lo sguardo sul West

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Repubblica, la Stampa e il mondo del lavoro di Paolo Desogus Repubblica, la Stampa e il mondo del lavoro

Repubblica, la Stampa e il mondo del lavoro

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria di Geraldina Colotti La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

La Dottrina Monroe nell'era della pirateria

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

In Polonia arrestano gli storici russi di Marinella Mondaini In Polonia arrestano gli storici russi

In Polonia arrestano gli storici russi

Tecnodistopia di Giuseppe Giannini Tecnodistopia

Tecnodistopia

A chi giova l'overtourism? di Antonio Di Siena A chi giova l'overtourism?

A chi giova l'overtourism?

DELENDA EST di Gilberto Trombetta DELENDA EST

DELENDA EST

Paradossi della società italiana di Michele Blanco Paradossi della società italiana

Paradossi della società italiana

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia di Giorgio Cremaschi John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

John Elkann e la vera minaccia alla libertà di stampa in Italia

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti