Maduro al Parlamento del Venezuela: "Se pensate che la soluzione sia il capitalismo, la mia risposta è no"
"Il modello non può essere quello neo-liberale che distruggerebbe tutto quello che abbiamo costruito"
Intervenendo per la prima volta venerdì alla nuova Assemblea parlamentare del Venezuela, dopo la sconfitta elettorale della rivoluzione bolivariana alle elezioni del 6 dicembre, Nicolas Maduro ha rivendicato con fermezza i diciannove anni di rivoluzione pacifica e democratica in corso nel paese.
Dopo aver subito per anni le accuse che in Venezuela fosse in vigore un regime dittatoriale, negatore delle libertà, “noi che sappiamo bene quello che è passato nella storia del nostro paese, la vita costituente del nostro paese, noi siamo impegnati a costruire una democrazia politica, che sappia dare la maggior partecipazione politica possibile”, ha dichiarato il presidente del Venezuela. “Oggi l'opposizione, che in buona parte ci ha accusato di essere un regime, è qui e noi lo riconosciamo. Oggi grazie alla nostra Costituzione è qui presente e noi la riconosciamo. Speriamo che questa opportunità permetta di costruire una cultura democratica”. E poi rivolgendosi al leader dell'opposizione e attuale presidente dell'Assemblea, Allup: “La profondità che ha raggiunto il nostro paese è tale che nessuna forza straniera, coloniale, potrà spezzare via queste donne e questi uomini che rappresentano il Venezuela più profondo”.
E ancora: "Noi abbiamo scelto la via democratica, costituzionale, rispettando i risultati qualunque essi fossero. Lo abbiamo detto e lo abbiamo fatto perché crediamo nei valori che abbiamo costruito. E perché aspiriamo ad un paese di pace. Vogliamo un paese di pace e questo si fa solo riconoscendo l'altra parte". Parlando di forti pressioni internazionali che stanno cercando di destabilizzare le istituzioni democratiche, Maduro ha chiesto a coloro che si oppongono al governo progressista se "vogliamo l'economia di affondare", oppure impostare "grandi obiettivi per preservare" la via costituzionale.
Nicolas Maduro ha confermato che, nelle attuali condizioni del Venezuela, bisogna trovare il modo di dare la priorità alla protezione delle vittime. "A parte l'omicidio di 43 persone, ci sono 900 feriti, 300 persone erano a letto", ha dichiarando ricordando le vittime delle guarimbas nel 2014. Da molto tempo abbiamo abbandonato la lotta armata per il nostro cammino. Il nostro cammino è la pace e la Costituzione. La pace politica, morale. Il cammino della pace incontra problemi, rompe equilibri".
Maduro ha chiesto, a tal fine, una commissione mista per la giustizia e la pace su basi giuridiche sono impostate per andare a un processo di pace.
In un contesto di intenso dibattito "sono costretto a protestare con il presidente del parlamento Henry Ramos per l'abuso che è stato fatto ai simboli del comandante Hugo Chavez e Simon Bolivar". "Io non credo che ci sia una venezuelana o un venezuelano che rifiuti l'eredità di Simon Bolivar (...) Simon Bolivar è il punto di incontro sacro", riflette il presidente Maduro. In questo senso, il presidente gli ha dato il presidente dell'Assemblea Nazionale, Hery Ramos Allup, la figura del Libertador Simon Bolivar.
“Punto di incontro di tutti e tutte, riferimento obbligato di tutte le generazioni che hanno combattuto per libertà, giustizia e autodeterminazione di tutta l'America Latina. Simon Bolivar simbolo della poesia dell'America Latina. E' nel cuore di tutti”.
Nell'ultima parte del discorso Maduro ha rivendicato, nonostante la crisi drammatica in corso per la guerra economica e il crollo dei prezzi petroliferi, il modello della rivoluzione bolivariana che ha permesso di creare un paese di redistribuzione, diritti, educazione, sanità, case, protezione della famiglia. "Il modello non può essere quello neo-liberale che distruggerebbe tutto quello che abbiamo costruito. Dobbiamo procedere a ulteriori protezioni sociali". Mentre il modello neo-liberale sostiene le logiche del profitto delle corporazioni e dei multi-milionari, "la rivouzione bolivariana ha messo al centro l'uomo".
Sulla questione delle case pubbliche si è creato il momento di massimo tensione durante il discorso tra il Presidente e i deputati dell'opposizione presenti in Aula. Dopo aver rivendicato un milione di case pubbliche costruite attraverso il programma voluto dal comandante Chavez, Maduro ha sfidato apertamente l'opposizione. “Se pensate che permetterò che possiate liberalizzarla una sola di queste case pubbliche, la risposta è NO, NO, NO”. “Se pensate che la soluzione sia il capitalismo, la mia risposta è no. Nel capitalismo, la casa è solo una merce, per noi è al centro della rivendicazione e del riscatto dell'essere umano. Abbiamo dato vita a tre milioni e mezzo di nuove case pubbliche. La casa è al centro del riscatto dalla crisi economica del paese”.
Nell'ultima parte del discorso Maduro ha rivendicato, nonostante la crisi drammatica in corso per la guerra economica e il crollo dei prezzi petroliferi, il modello della rivoluzione bolivariana che ha permesso di creare un paese di redistribuzione, diritti, educazione, sanità, case, protezione della famiglia. "Il modello non può essere quello neo-liberale che distruggerebbe tutto quello che abbiamo costruito. Dobbiamo procedere a ulteriori protezioni sociali". Mentre il modello neo-liberale sostiene le logiche del profitto delle corporazioni e dei multi-milionari, "la rivouzione bolivariana ha messo al centro l'uomo".
Sulla questione delle case pubbliche si è creato il momento di massimo tensione durante il discorso tra il Presidente e i deputati dell'opposizione presenti in Aula. Dopo aver rivendicato un milione di case pubbliche costruite attraverso il programma voluto dal comandante Chavez, Maduro ha sfidato apertamente l'opposizione. “Se pensate che permetterò che possiate liberalizzarla una sola di queste case pubbliche, la risposta è NO, NO, NO”. “Se pensate che la soluzione sia il capitalismo, la mia risposta è no. Nel capitalismo, la casa è solo una merce, per noi è al centro della rivendicazione e del riscatto dell'essere umano. Abbiamo dato vita a tre milioni e mezzo di nuove case pubbliche. La casa è al centro del riscatto dalla crisi economica del paese”.