Un nuovo caso Panama Papers passato nel silenzio assoluto dei media

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I Panama Papers erano solo un antipasto. La vera 'perdita', andata in scena nel silenzio totale dei media pochi giorni fa, e che potrebbe aver esposto ben più ricchi e importanti individui, è stata quella che ha coinvolto la Banca Nazionale del Qatar - il più grande finanziatore del Medio Oriente - dove una miniera di 1,5 GB di dati sono stati pubblicati on-line la scorsa settimana, inclusi dati personali di migliaia di clienti.
 
Secondo IBT , l'enorme mole di informazioni sembra contenere centinaia di migliaia di dati tra cui i registri delle transazioni dei clienti, numeri di identificazione personale e dati delle carte di credito. Inoltre, decine di cartelle separate contengono informazioni su tutto, dai giornalisti di Al Jazeera alla famiglia reale del Qatar, al-Thani, a un gran numero di registrazioni elencate come Ministero della difesa, MI6 (il servizio di intelligence straniera UK) e Qatar State Security Bureau.
 
La banca ha comunicato di aver preso misure immediate per assicurare che i clienti subiscano alcun danno economico dopo la violazione della sicurezza anche se non era chiaro come la banca prevede di proteggere gli account i cui dettagli, compresi i nomi dei clienti e le password, sono già stati pubblicati.

La banca ha, inoltre, suggerito che la violazione potrebbe essere un attacco alla sua reputazione, piuttosto che specificamente mirato ai clienti, e ha coinvolto solo una parte dei clienti di base in Qatar.
 
La dichiarazione non ha menzionato l'identità degli hacker.
 
Diverse figure note del governo e dei media del Qatar i cui nomi figurano nella lista hanno confermato a Reuters che i dettagli sui loro conti erano accurati. Le banche del Medio Oriente sono obiettivi interessanti per i cyber criminali a causa degli elevati livelli di ricchezza nella regione ricca di petrolio. Il Qatar è il paese più ricco del mondo su base pro-capite, secondo la Banca Mondiale.
 
Ma forse le informazioni più interessanti sono contenute nella cartella elencata come "spie, Intelligence" che cattura subito l'occhio. 
 
Dopo aver analizzato i dati, Simon Edwards, esperto di sicurezza informatica presso la Trend Micro, ha detto ad IBT che "sembra di essere in presenza di un classico attacco ad una banca, con la maggior parte dei dati trapelati che espongono coordinate bancarie dei clienti, come ad esempio numeri di conto, carte di credito e indirizzi.
 
"Ci sono anche un sacco di informazioni sulle operazioni bancarie, il che suggerisce che gli autori hanno cercato di esporre specifiche operazioni. Questa teoria può essere ulteriormente rafforzata dai tentativi degli hacker di calssificare i clienti della banca in diverse categorie, soprattutto concentrandosi sulla rete televisiva del Qatar, insieme ad altri agenzie straniere, alcune delle quali classificati come "spie". 

E aggiunge:. "È interessante notare, ci sono anche dati aggiuntivi sui titolari di conti bancari in maggioranza stranieri, che include informazioni come i loro profili di Facebook e LinkedIn, con associata attraverso quelle reti sociali Questi dati non sembrano essere venuti direttamente 'amici' dalla banca stessa, piuttosto l'autore ha utilizzato i dati detenuti dalla banca per poi costruire profili di ulteriori obiettivi. "
 
A differenza dei Panama Papers, accolti da clamore mediatico globale, quasi nessuno ha riportato questa notizia. Questo silenzio mediatico ci suggerisce che i dati contenuti sono molto più rilevanti e sensibili, e l'attenzione del pubblico deve essere deviata a tutti i costi.
 
 

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