"FIAT VOLUNTAS FIAT!"
Sul caso Fiat, aiuti di stato e la gestione mediatica della vicenda visto il ruolo ormai monopolistico nell'informazione in Italia dell'azienda con sede fiscale in Olanda per non pagare le tasse in Italia, pubblichiamo due note esemplificative. La prima è del Prof. Santomassimo che smaschera alla perfezione l'ipocrisia della "libera" stampa nostrana. La seconda è di Mauro Gemma sulla privatizzazione delle perdite.
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di Gianpasquale Santomassimo
Come ci ha ampiamente insegnato l'apologetica liberale dell'Ottocento, gli alti guadagni del capitalista sono strettamente giustificati dall'esercizio del rischio di impresa.
In parole povere, il capitalista è tale perché mette i capitali e li rischia. Farseli mettere dallo Stato, come è tradizione della famiglia Agnelli, è un po' troppo facile.
Fra l'altro le cifre sono talmente esorbitanti che a questo punto lo Stato italiano potrebbe investire la stessa cifra nell'esproprio oneroso degli stabilimenti italiani dell'ex-Fiat e nazionalizzarli. Già, ma poi chi la sente la "stampa libera" di questo paese?
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di Mauro Gemma
Quando, per l'ennesima volta, si tratta di pubblicizzare le perdite e privatizzare i profitti, dalla FCA si alza il "grido di dolore" per sollecitare il sostegno dello Stato.
Un ritornello che si ripete da tempi immemorabili.
E, immediatamente, nei giornali padronali, nei media di regime, nei sindacati "gialli" e nei partiti a libro paga, si leva solenne il coro di quelli che, quando ero giovane, venivano descritti come "servi più servi dei servi": "FIAT VOLUNTAS FIAT!" è la parola d'ordine. E guai a chi non ci sta!