Frame, spin e fake news su Draghi: come proteggerci?

Frame, spin e fake news su Draghi: come proteggerci?

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Lasciamo perdere giornalisti e politici. Pensiamo a come si comportano cittadini politicamente non attivi o attivi in posizioni di medio-basso livello. Le reazioni all'ipotesi di governo Draghi ci dicono che il materiale umano che abbiamo a disposizione non è preparato alla democrazia.
 
Il punto non è, ovviamente, il sostenere o meno l'ipotesi Draghi. Si può sostenere Draghi e qualunque altro personaggio di destra con consapevolezza di ciò che si sta facendo, e lo si può fare anche da sinistra. E sicuramente è sempre interessante discutere con persone consapevoli. Ma per la gran massa dei progressisti la questione è un'altra.
 
Le grandi masse agiscono sulla base di incompletezza informativa e rappresentazioni collettive. Il leitmotiv di queste ore è "Draghi non è Monti".
 
Ma in primo luogo quasi chiunque dica ciò non ha presente la storia politica di Draghi, nè ricorda il suo ruolo nel facilitare il governo Monti e ancor meno ha in mente il contesto e i discorsi che circolavano durante l'ascesa del governo Monti. E non ricordano queste cose perchè, verosimilmente, all'epoca erano troppo concentrati sulla dialettica Berlusconi vs. the rest per accorgersi di cosa stava accadendo al di fuori di quel frame.
 
Perchè appunto, è una questione di frame. E il frame base - o master frame direbbero i sociologi - del centro-sinistra è rimasto lo stesso dai tempi di Berlusconi: competenza e rispetto per le istituzioni contro demagogia. Tutto passa ancora di lì, e le opere di riconversione dell'immaginario sono state finora scarse e poco convincenti.
 
A ciò si aggiunge il fatto che in questo paese la stampa è un oligopolio ristrettissimo in quanto a proprietà ma tendente al monopolio in quanto a background culturale. E quindi il cittadino progressista con informazione incompleta, che già filtra tutto secondo il frame competenza vs. demagogia, casca senza difesa nello spin spregiudicato e viscido del sistema mediatico.
 
Naturalmente, la colpa è dei cittadini fino ad un certo punto. Non è che tutti hanno il tempo di studiarsi la storia e la controstoria dei singoli personaggi politici, nè si può pretendere da tutti capacità critiche sopra la media, ovviamente. Il nodo è istituzionale: una volta che salta il pluralismo nel sistema mediatico, servono dei contrappesi, perchè l'individuo abbandonato a sè stesso non è in grado di resistere allo spin dei mass media. Quei contrappesi dovrebbero essere altre unità organizzative, alternative ai media, capaci di fare opinione e opere di persuasione senza essere vincolati alla ricerca del profitto e a lealtà ingombranti nei confronti di elites varie. Ora, qualcuno vede una qualunque organizzazione di questo genere? Io no.

Robin Piazzo

Robin Piazzo

Dottarando in Sociologia all'Università di Torino

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

La macchia indelebile di Odessa di Giorgio Cremaschi La macchia indelebile di Odessa

La macchia indelebile di Odessa

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Quando il bonus è un malus di Giuseppe Giannini Quando il bonus è un malus

Quando il bonus è un malus

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Di vincolo esterno si muore: in ricordo di Aldo Moro di Gilberto Trombetta Di vincolo esterno si muore: in ricordo di Aldo Moro

Di vincolo esterno si muore: in ricordo di Aldo Moro

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Putin si fa la sua Stavka di Giuseppe Masala Putin si fa la sua Stavka

Putin si fa la sua Stavka

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Disuguaglianze inaccettabili di Michele Blanco Disuguaglianze inaccettabili

Disuguaglianze inaccettabili

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti