Francesco Erspamer - La vera essenza del regime neo-libersita

2878
Francesco Erspamer - La vera essenza del regime neo-libersita

 

È da mesi che non seguo i giornali e telegiornali italiani (quelli americani da anni); certo, a volte, per approfondire specifici argomenti o eventi cerco e leggo degli articoli, anche recenti; però non subisco più le campagne propagandistiche con cui promuovono gli interessi e le ideologie delle multinazionali che li possiedono. Ciò che conta mi arriva lo stesso, depurato però del gossip e delle «breaking news», ossia di quelle informazioni che, come peraltro l’anglicismo dichiara apertamente, sono importanti solo finché attuali e vanno dunque fruite all’istante, generalmente con conati di empatia intensissima ma senza durata (massimo tre minuti al pari delle canzoni e dei video, se no i drogati della novità fine a sé stessa si annoiano) e ovviamente senza memoria (cancellare il prima possibile il passato è la condizione necessaria e sufficiente del consumismo compulsivo).

Ecco, credo che sia questa la principale caratteristica del regime neoliberista; il suo appiattimento sul presente, e non parlo di quello personale, che è giusto che assorba buona parte delle nostre energie e emozioni, no, parlo di ciò che si usava chiamare «realtà», «società», «storia», dunque lo spazio e il tempo che trascendevano la nostra misera esistenza privata e che, includendola e non semplicemente permettendole di esprimersi, restavano a essa estranei e superiori. Oggi invece la gente si accontenta di virtualità purché immediata. Per questo mi intristisce scorrere facebook o qualunque altro a-social e accorgermi che in tanti reagiscono esattamente come il cane di Pavlov, salivando nei tempi e modi previsti dal padrone e neppure in risposta all’offerta di un concreto pezzo di carne bensì a uno stimolo artificiale, che per l’animale è il suono del campanello, per gli italiani le esternazioni di giornalisti, celebrity o sedicenti «influencer». Altro che religione oppio dei popoli, come si ostinano a credere gli anticlericali fuori tempo massimo (senza neppure ricordare che la frase di Marx aveva senso quando l’oppio era un vizio dei ricchi e la religione era presa sul serio dai poveri, non ancora convertiti all’edonismo materialista); sono i media la droga della nostra epoca e la cosa peggiore è che mirino tanto a condizionare i popoli quanto ad annientarli insieme a qualsiasi altra forma di aggregazione territoriale (famiglia, comunità, polis, Chiesa, Stato) in nome della libertà individuale di essere, sentirsi, spostarsi e fare quello che si vuole.

Anche se poi alla fine questa assenza di vincoli e impedimenti (farsi legare all’albero maestro della nave come Ulisse o turarsi le orecchie con la cera come i suoi compagni) non porta ad altro che a farsi ammaliare dalla voce delle Sirene e ad accontentarsene. Qualunque riscatto ma ancor prima qualsiasi politica richiedono innanzi tutto l’affrancamento dalla dipendenza dai media e dalla loro pornografia.

Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

 

Professore di studi italiani e romanzi a Harvard; in precedenza ha insegnato alla II Università di Roma e alla New York University, e come visiting professor alla Arizona State University, alla University of Toronto, a UCLA, a Johns Hopkins e a McGill

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Trump e il "corollario Monroe" Trump e il "corollario Monroe"

Trump e il "corollario Monroe"

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

I 5 punti della Sicurezza Economica degli USA di Giuseppe Masala I 5 punti della Sicurezza Economica degli USA

I 5 punti della Sicurezza Economica degli USA

“Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani” di Michelangelo Severgnini “Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani”

“Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani”

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La rimozione dell'esistente di Giuseppe Giannini La rimozione dell'esistente

La rimozione dell'esistente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e lo stato di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e lo stato di Israele

Il PD e lo stato di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti