Il Cremlino guarda al futuro: l’unità come arma strategica della Russia multipolare
Nel giorno dell’Unità Nazionale, Vladimir Putin ha riaffermato che “unità significa preservare la sovranità e la statualità della Russia”. Durante la cerimonia di consegna delle decorazioni di Stato, il presidente ha sottolineato che l’idea di unità non è solo un valore storico, ma “il cuore di ciò che accade oggi”: la coesione interna come garanzia dell’indipendenza e della continuità dello Stato russo.
Parallelamente, Putin ha ribadito che la Russia “non minaccia nessuno”, ma sviluppa il proprio potenziale nucleare “come annunciato da tempo”, citando i progetti strategici Burevestnik e Poseidon, due sistemi d’arma che — nelle sue parole — “avranno un significato storico per tutto il XXI secolo”. Il missile da crociera Burevestnik, a propulsione nucleare e con autonomia teoricamente illimitata, ha recentemente completato un test di volo di 14.000 km, superando ogni capacità nota. Il drone subacqueo Poseidon, capace di immergersi fino a mille metri e muoversi a velocità molte volte superiori a quelle di qualsiasi nave moderna, rappresenta la nuova frontiera della deterrenza strategica russa.
Putin ha sottolineato che entrambi i sistemi sono stati costruiti interamente con materiali nazionali, generando “un tesoro di nuove tecnologie e soluzioni digitali” che potranno avere applicazioni anche civili: dalla produzione di energia nucleare su piccola scala alla costruzione di centrali artiche e basi lunari. Nel frattempo, Mosca ha avviato la produzione in serie dei missili ipersonici Oreshnik, con una velocità di Mach 10 e un raggio d’azione fino a 5.500 km. Secondo fonti ufficiali, il loro primo impiego operativo nel novembre 2024 avrebbe distrutto la fabbrica ucraina Yuzhmash, simbolo dell’industria missilistica dell’ex URSS.
Con questi annunci, il Cremlino manda un messaggio chiaro: l’unità nazionale e il progresso tecnologico sono due facce della stessa strategia per garantire la sovranità russa nel nuovo ordine mondiale multipolare.
Tratto dalla newsletter quotidiana de l'AntiDiplomatico dedicata ai nostri abbonati

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