Il piano della Germania dietro il Recovery Fund

13340
Il piano della Germania dietro il Recovery Fund

 Di Giuseppe Masala

Da tener conto che l'eventuale istituzionalizzazione del Recovery Plan attraverso il bilancio europeo oltre significare che si tratta di cifre (per quanto complessivamente cospicue) da spalmare su sette anni e anche se fossero stanziate in maniera "sfalsata" cioè concentrandole il più possibile nei primi anni sarebbero comunque poche perchè ciò che servirebbe è un intervento concentrato in un anno o in un anno e mezzo. Dunque non è risolutivo. 

Altro aspetto fondamentale è che essendo incastonato all'interno del Bilanco Europeo riguarda tutti i paesi dell'EU compresi quelli che non aderiscono all'euro. Che sono per la maggior parte (tranne la Svezia) paesi percettori netti della UE, ovvero paesi che prendono una montagna di soldi rispetto a quanto versano, quali la Polonia, l'Ungheria, la Cechia, la Bulgaria, la Romania e la Croazia.

Sapete questo che significa? Che la Germania sta massimizzando gli sforzi per salvare questi paesi e che con gli eventuali recovery bond sommati alla possibilità di svalutare la loro moneta usciranno da questa crisi non troppo peggio di come ci sono entrati. 

Significa in definitiva che la Germania sta dando per perso l'Euro e si sta anche creando quella cintura di satelliti che grazie agli aiuti avranno convenienza a rimanere legati a Berlino. 

Detto solo per inciso significa che si rinchiudono in quello che i geopolitici chiamano "pseudo impero" tedesco. Metto la cartina di Limes a titolo esemplificativo.

Per come sono messe le cose però è difficile che regga l'asse di Aquisgrana con la Francia. Quindi si tratta di una Germania che sta lavorando per avere la certezza di tenersi tutta la Mitteleuropa, il resto lo considerano difficilmente difendibile. L'euro esisterà fino a quando i paesi mediterranei più la Francia resisteranno a costo di sacrifici sociali enormi. Nel frattempo i tedeschi prenderanno tutto quello che vogliono prendere. Questo è il progetto a mio modo di vedere.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

"I nuovi mostri" - Roger Waters "I nuovi mostri" - Roger Waters

"I nuovi mostri" - Roger Waters

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina di Giuseppe Masala Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

Come Milei ha aperto le porte al saccheggio dell'Argentina

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE   Una finestra aperta La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

La partecipazione italiana all’ottava edizione della CIIE

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti