Italia preoccupata dal caos libico

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Italia preoccupata dal caos libico

 

Come confermato dal ministro della Difesa italiano, Mario Mauro, l'Italia è seriamente preoccupata per i disordini in Libia e la capacità del governo di tenere a freno le milizie locali. "Siamo profondamente preoccupati per la situazione in Libia, dove il governo sta lottando per stabilire la sua autorità sulle milizie che hanno combattuto contro il regime precedente", ha detto Mauro a un evento presso la Johns Hopkins University. 
 
Il ministro Mauro ha aggiunto che il governo italiano è "profondamente impegnato a formare le forze di sicurezza libiche". 340 soldati libici hanno iniziato oggi presso l’80° Reggimento Addestramento Volontari di Cassino (FR) un corso di formazione nell'ambito di un accordo bilaterale che vedrà fino a 2.000 truppe addestrate nel 2014. Il programma, organizzato dal Ministero italiano della Difesa, è la seconda fase di un accordo, firmato dalla Libia e dall'Italia nel maggio 2012, e volto a ricostruire le Forze Armate libiche. La prima fase è cominciata lo scorso novembre a Tripoli con la selezione di circa 500 soldati da parte di un team di esperti militari dell'Esercito Italiano che ha lavorato in sinergia con le autorità libiche deputate alla selezione del personale.
 
Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Turchia si sono impegnati a contribuire a sviluppare le forze di sicurezza libiche per aiutare Tripoli a garantire la sicurezza e il controllo delle sue frontiere. Mentre il risveglio arabo aveva portato speranza e di "rinnovamento" gli sconvolgimenti in Libia, Egitto e Siria hanno avuto un impatto anche sui paesi dell'Unione europea. "L'Europa gode di sicurezza interna, ma siamo circondati da zone di conflitto che richiedono l'attenzione e l'intervento della comunità internazionale", ha spiegato il Ministro.

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