LA UE CANCELLA STALINGRADO

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LA UE CANCELLA STALINGRADO

 

di Giorgio Cremaschi


Il parlamento europeo ha approvato una risoluzione che equipara comunismo e nazismo. Non c’é bisogno di molte parole per definire questa infamia, che offende la storia ed i sentimenti di milioni di persone. Molte delle quali hanno perso la vita anche per permettere al Parlamento Europeo di votare le sue rivoltanti scempiaggini.

Per il parlamento UE la battaglia di Stalingrado è solo un episodio marginale e Auschwitz è stata liberata dagli americani, come nel film di Benigni. Ci sarebbe solo da prendere a pernacchie una simile presa di posizione, che ripropone un anticomunismo reazionario, fascistoide e in fondo ridicolo, tipo quello del generale pazzo del film Stranamore. Ma se una schiacciante maggioranza del Parlamento UE ha fatto proprio ciò che nel passato in Italia predicava il golpista Edgardo Sogno e che ora Salvini urla nei suoi comizi, la questione di fondo è: perché?

L’anticomunismo è sempre socialmente e politicamente di destra e affermarlo oggi con tanta ottusa virulenza, significa che le politiche liberiste e di mercato della UE devono continuare a far danni e che bisogna stroncare ogni possibile conflitto sociale. I gilet gialli in Francia sono stati vittima della repressione democratica ed europeista, e prima di loro i greci e tanti lavoratori in tutta Europa. Ora l’anticomunismo dà veste ideologica alla caccia alle streghe. Esattamente come il maccartismo negli USA degli anni cinquanta, che servì a perseguitare pensiero critico e lotte sindacali.

Ma oltre alla ragione autoritaria all’interno della UE, il voto del Parlamento europeo serve ad una scopo ancora più grave: la guerra alla Russia. La NATO oramai comanda la UE, e non a caso la nuova presidente Ursula von der Leyen è stata un ministro dalla difesa fanatico del riarmo della Germania. Del resto tutti i governi di estrema destra europea considerano la UE solo uno strumento per far arrivare le armi della NATO ai confini della Russia. Per combattere la quale UE e NATO armano i nazisti ucraini. A conferma del fatto che chi sostiene l’equivalenza di comunisti e nazisti, poi finisce per preferire questi ultimi.

Il voto del Parlamento Europeo è quindi la sanzione che Orban ed i suoi sono un’anima costituente della UE. La cui ideologia è quella dell’imperialismo umanitario che ha bombardato Belgrado e che ha fatto milioni di vittime del mondo, come quel colonialismo europeo sulla cui infamia secolare che continua nei giorni nostri, nessun pronunciamento c’é mai stato.

Il voto anticomunista comune di PD, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, la pavida astensione del M5S, dimostrano che il nostro paese è governato da una destra anticomunista divisa in vari partiti, ma con valori e ideologia comuni. Ideologia in totale contrasto con i principi della nostra Costituzione, che nasce invece proprio dal riconoscimento del ruolo dei comunisti nella conquista delle nostre libertà. È grazie a questa ideologia reazionaria che Salvini può mettere sullo stesso piano fascisti ed antifascisti.

Sì, PD Lega e compagnia sono culturalmente e politicamente di destra e chi afferma di non essere né di destra né di sinistra è davvero intercambiabile tra loro. Per l’Italia e per l’Europa le cose cominceranno a cambiare quando ricostruiremo una vera sinistra del socialismo e della pace, che getterà l’anticomunismo nel posto che gli spetta nella pattumiera della storia.

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