L'occidente finalmente avrà la agognata guerra contro l'Iran

3955
L'occidente finalmente avrà la agognata guerra contro l'Iran

 

di Francesco Corrado

 

I paesi occidentali stanno arrotando i denti per aggredire l'ennesimo "Impero del male" che lo ostacola nel suo decadente e fallimentare progetto egemonico in quello che è diventato già un mondo multipolare.

Il lettore non si faccia ingannare dalla questione del nucleare iraniano, che è a tutti gli effetti una scusa, del tutto falsa, usata come casus belli. Sono decenni che gli USA ed Israele, con l'UE appresso, sognano di sovvertire la repubblica islamica. mentre sono oltre 30 anni che Natanyahu, il genocida, ci dice che domani l'Iran avrà la bomba. E sono le solite menzogne di cui Bibi è prodigo da una vita.

Tutto ciò che è successo negli ultimi 30 anni in medio oriente appare logico e razionale solo all'interno del progetto delineato dall'amministrazione americana già negli anni '90 e poi implementato a seguito degli eventi dell'11 settembre, ma per quanto riguarda la questione Iran, in modo stringente, dall'epoca di Obama. 

Il piano di attacco di Israele di venerdì era stato preparato da tempo ed era stato preparato in esecuzione del suddetto progetto di dominio del Medioriente. Infatti Israele senza la cooperazione di Gran Bretagna e Stati Uniti non sarebbe in condizione di attaccare l'Iran con le modalità viste in questi giorni e la cosa è un dato di fatto acclarato. Aiuto logistico innanzitutto, quindi fattivo, fatto da personale militare britannico e statunitense. 

Altro che attacco improvviso e isolato del minacciato Israele: attacco anglo-americano-israeliano progettato ed eseguito congiuntamente.

Perché l'Iran? E' un mistero solo per chi non ha vissuto sul pianeta terra che l'occidente considera nemici esistenziali Russia, Iran e Cina. Ebbene l'Iran è il meno temibile dei tre, ma ha uno caratteristica unica: è la chiave per scardinare gli altri due stati. Cioè "confina" col cosiddetto ventre molle della Russia cioè il centro di produzione petrolifero in una zona difficilmente difendibile: per questo la Russia si è premurata di avere sempre ottimi rapporti con l'Iran. Poi l'Iran è il primo fornitore di energia della Cina: senza le sue forniture l'apparato industriale cinese sarebbe in guai seri.

Ripetendo le parole di Giulietto Chiesa del 2013 (ma anche precedenti) ed in estrema sintesi: tre sono i motivi per volere un regime change in Iran: motivi energetici, motivi strategici e funzione anticinese. I motivi energetici sono evidenti a tutti coloro che si occupano di politica estera (vicenda South Phars in primis), i motivi strategici attengono alla posizione dell'Iran nei confronti della Russia e renderebbe l'occidente del tutto egemone in MO e poi la funzione anticinese (vie di comunicazione, forniture energetiche).

Dagli anni '90 il programma di accerchiamento dell'Iran è stato portato avanti con determinazione con interventi militari diretti o indiretti (ISIS e terroristi vari), con sanzioni, con mezzi pseudo diplomatici e stravolgendo i paesi alleati dell'Iran per isolarlo.

E' all'interno di questa strategia che si inserisce la guerra tra Arabia e Yemen fatta sul presupposto che lo Yemen fosse un proxy dell'Iran (e non solo un semplice alleato): la falsità di questo assunto saltò fuori durante le trattative tra Arabia e Yemen, trattative che hanno convinto gli arabi che avevano combattuto una guerra inutile (oltre che troglodita nella metodologia con l'uso di carestie di cibo e di medicinali).

Ad essere inserita nel progetto di attacco all'Iran è stata pure la Siria di Assad. Stato fedelmente alleato dell'Iran e troppo indipendente dall'occidente: fatto cadere nelle mani dei terroristi dell'ISIS. Un incubo senza fine per quel popolo, ma una situazione assolutamente apprezzata dai paesi occidentali che hanno infatti rimosso le sanzioni alla Siria ed hanno riaperto i canali diplomatici. Ora che al governo del paese non c'è il terribile Assad, ma c'è gente che giocava a calcio con la teste decapitate di esseri umani, i paesi europei hanno immediatamente riallacciato relazioni diplomatiche con la Siria, sentendosi più a proprio agio ed in adeguata compagnia di cotali individui. 

La strategia portata avanti da Obama è consistita (e questa roba è messa nero su bianco) nell'impelagare l'Iran (sottoposto a sanzioni devastanti, che sono un atto di guerra ed un crimine perché colpiscono i civili) nelle discussioni sul nucleare, in modo da poter vantare distacco ed imparzialità (noi siamo neutrali, stiamo trattando), ma senza rinunciare alle azioni violente dei proxy locali come Israele ed i gruppi terroristi che sono al soldo degli USA e degli stati del golfo.

Durante il primo mandato di Trump l'amministrazione americana uscì dall'accordo unilateralmente (lasciando di stucco gli europei) e compiendo diretti atti di guerra contro lo stato sciita, come l'assassinio di Soleimani avvenuto in Iraq. Il generale era reo di combattere il terrorismo dell'ISIS, alleato di USA ed Israele, ed era in missione di pace a Baghdad. Ovviamente se gli USA commettono simili fatti nessuno dice nulla anzi si magnificano, ovviamente facendo passare la vittima per carnefice: è del tutto normale uccidere un ufficiale straniero in un paese terzo bombardandolo, se lo fa l'occidente.

Quindi una volta distrutta la Siria (con la sua aeronautica), occupato l'Iraq (in cui ci sono tre basi USA), ridotta l'attività di Hezbollah in Libano, il piano per attaccare l'Iran direttamente è potuto scattare. Le trattative sul nucleare sono state solo fumo negli occhi: né Israele né gli USA hanno mai fatto seriamente, continuando a cambiare le carte in tavola e rendendo il tutto grottesco.

Se poi ci aggiungiamo che l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica delle Nazioni Unite usava i controlli e gli incontri con la controparte iraniana per poi passare ad Israele i nomi degli scienziati coinvolti in modo che lo stato ebraico li assassinasse impunemente (ovvio) il panorama è del tutto normale e ricorda le porcherie fatte in Siria dall'organizzazione ONU di controllo delle armi chimiche.   

Ovviamente le trattative si sono rilevate essere solo una forma di pressione diplomatica, un circo mediatico, quando sia i politici americani che quelli israeliani dicevano, dicono e diranno che il vero obiettivo è quello di un cambio di regime in Iran. Cioè un cambio di forma di stato.

Ebbene la guerra è servita. Gli europei, che stanno prendendo una scoppola molto ben fatta in Ucraina, già si sono messi al servizio della violazione del diritto internazionale e di guerra: unica vera specialità della casa europea ed angloamericana. 

Francesco Corrado

Francesco Corrado

Giornalista 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La Cina, la guerra tecnologica con gli USA e la resa del WSJ di Giuseppe Masala La Cina, la guerra tecnologica con gli USA e la resa del WSJ

La Cina, la guerra tecnologica con gli USA e la resa del WSJ

Francesco Erspamer - Che ce ne facciamo di questa finta destra? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Che ce ne facciamo di questa finta destra?

Francesco Erspamer - Che ce ne facciamo di questa finta destra?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Washington e Tel Aviv sono corresponsabili di Michele Blanco Washington e Tel Aviv sono corresponsabili

Washington e Tel Aviv sono corresponsabili

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti