Poroshenko pronto a rimpiazzare Yatsenyuk con l’americana Yaresko

 Poroshenko pronto a rimpiazzare Yatsenyuk con l’americana Yaresko

La sua nomina non dispiacerebbe né all'UE né agli Stati Uniti

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!


di Eugenio Cipolla


 Quasi due mesi fa L’Antidiplomatico vi aveva anticipato, con un articolo piuttosto dettagliato, la possibile sostituzione dell’attuale premier ucraino Yatsenyuk. Complice la politica di austerità imposta dal Fondo Monetario Internazionale e abbracciata in toto dal primo ministro di Kiev, il suo partito, Fronte Popolare, è crollato in pochi mesi dal 22% delle ultime elezioni politiche a un misero 1%. Fattore non da poco, che lo ha costretto a non presentare candidati alle ultime elezioni amministrative, tenutesi domenica scorsa.
 
Ora il momento sembra essere arrivato. Petro Poroshenko, nelle prossime settimane, darà il via a un rimpasto di governo e a una girandola di poltrone. E il primo ad essere sacrificato sembra proprio essere Yatsenyuk. Tra qualche giorno ci sarà una riunione decisiva del consiglio di coalizione, composto dai quattro partiti che fanno parte della maggioranza parlamentare. Sarà lì che si giocherà il destino del premier.
 
Il Kommersant, citando una fonte dell’amministrazione presidenziale ucraina, dà per certa la fuoriuscita di Yatsenyuk al governo. Al suo posto dovrebbe essere nominata l’americana Natalia Yaresko, attuale ministro delle Finanze di Kiev. «Ci sono diverse ragioni – scrive il quotidiano – perché questo avvenga. Primo, come il ministro delle Finanze, secondo molti esperti, ha dimostrato la sua efficacia. Secondo, la sua nomina non mi dispiacerebbe né all'UE né agli Stati Uniti. Terzo, a differenza di Yatsenyuk e Saakashvili, attuale governatore della Regione di Odessa, la Yaresko non si è dichiarata come una politica indipendente e Poroshenko non la vive come una concorrente».  Le probabilità che Yatsenyuk si salvi, fa notare la pubblicazione, sono molto basse. Ciò avverrebbe solo nel caso in cui la maggioranza dovesse rischiare di spaccarsi, aprendo la strada alle elezioni anticipate. Cosa che Poroshenko non vuole.
 
Ma chi è Natalia Yaresko? Nata a Chicago, in Illinois, 50 anni fa, ma con origini ucraine, Yaresko ha conseguito un master in politiche pubbliche alla Kennedy School of Government di Harvard e un Bachelor of Science in contabilità presso la DePaul University di Chicago. Dopo la carriera universitaria, ha ricoperto varie posizioni presso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Si è trasferita a Kiev nel 1992, pochi mesi dopo che l'Ucraina ha ottenuto l'indipendenza dall'Unione Sovietica, quando è stata messa a capo del dipartimento economico della ambasciata Usa.
 
Nel 1995, ha lasciato l'ambasciata degli Stati Uniti e si è messa a lavorare per la Western NSI Enterprise Fund (WNISEF), un fondo azionario finanziato dal governo degli Stati Uniti, dove ha ricoperto la carica di Chief executive officer. Durante la Rivoluzione arancione, Jaresko non ha nascosto le sue simpatie per la rivolta filo-occidentale. 

Quando Mario Monti parla di "sacrifici".... di Fabrizio Verde Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

Quando Mario Monti parla di "sacrifici"....

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington? di Giacomo Gabellini Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

Armi ad Israele: a che gioco sta giocando Washington?

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

La dittatura del pensiero liberal di Giuseppe Giannini La dittatura del pensiero liberal

La dittatura del pensiero liberal

Toti e quei reati "a fin di bene" di Antonio Di Siena Toti e quei reati "a fin di bene"

Toti e quei reati "a fin di bene"

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?) di Gilberto Trombetta Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Il Piano Mattei (o di quelli che lo hanno ucciso?)

Gli ultimi dati del commercio estero cinese di Pasquale Cicalese Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Gli ultimi dati del commercio estero cinese

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario di Andrea Puccio Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

Il Premio Pullitzer e il mondo al contrario

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici? di Paolo Arigotti La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

La Siberia al centro di nuovi equilibri geopolitici?

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti