Siamo sicuri che torneremo alla vita di prima?
di Agata Iacono
Mi metto nei panni di chi sta subendo le restrizioni del DPCM Natale, non solo a livello di sacrifici affettivi, di solitudine, di terrorismo psicologico, di solitudine.
Anche il cittadino più onesto e osservante della legge, anche di quelle leggi che non coincidono con principi di giustizia, in questi giorni si chiede se e come aggirare le incomprensibili disposizioni schizofreniche tra parenti che non possono pranzare insieme e negozi di articoli sportivi affollati, metropolitane strapiene il 23 dicembre, vuote dal 24 al 27, nuovamente stipate il 28 e così via alternativamente, in un balletto che ha costretto molti italiani a dormire insieme in case piccole per trascorrere la vigilia con il figlio o la mamma anziana (e così sarà a capodanno).
Mi metto nei panni dei negozianti e soprattutto dei ristoratori, che dovranno restare chiusi fino all'otto gennaio, perchè non si può programmare l'asporto due giorni sì e tre no, la materia prima è deperibile e nessuno ordina perchè non sa comunque cosa farà.
Il presidente del Consiglio Conte ha giustificato queste misure con l'imminente vaccinazione. Bene.
Il cittadino osservante delle leggi, dopo altalenante scuola per i figli, congedo parentale covid pagato negato se in smartworking, file kilometriche per tamponi ripetuti, malattie croniche trascurate, prossima possibilità di licenziamento, risparmi di una vita finiti, attività autonoma chiusa o prossima alla chiusura....
nessuna voglia di cantare dal balcone e esporre cartelloni andrà tutto bene, cosa farà?
Decide di vaccinarsi, di contribuire a porre fine all’incubo, ha fiducia che finalmente con il vaccino, lo ha detto il Governo, potrà tornare a “una vita normale”.
Magari, dopo tanto bombardamento mediatico, processione di furgoni con i vaccini, (come in un rito salvifico pagano di Demartiniana memoria), cerca informazioni sul sito del Ministero della Salute, sperando di trovare risposte ai tanti dubbi, d'altronde cavalcati e amplificati dagli stessi programmi TV e dalle interminabili passerelle di virologi, immunologi, biologi, epidemiologi, espertologi, tuttologi in continua contraddizione tra loro.
E legge giustamente le FAQ che il ministero della salute ha elaborato con il po'po' di task-force di esperti pagati ad hoc, che hanno già fatto acquistare agli italiani più di 220 milioni di vaccini da sei case farmaceutiche differenti (tutte private) e 125 milioni di siringhe a prezzi esorbitanti per somministrare il vaccino Pfizer BioNTech in pompa magna dentro una petalosa primula a operatori sanitari e anziani RSA.
Cosa trova? Risposte sulle fasi della sperimentazione, su come agisce il vaccino, sui vari studi in merito? Trova dati, numeri, approfondimenti?
I vaccini vengono autorizzati solo dopo attenta valutazione del profilo di sicurezza... Autorizzati da chi? Qual è il vaccino? Qual è il numero dell'autorizzazione?
Si suppone che il vaccinando medio non sia interessato a questi piccoli dettagli.
Ma, prosegue la risposta, "in ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l'autorizzazione"
E questo tranquillizza e rassicura l'aspirante vaccinando, soprattutto se leggerà che gli effetti collaterali saranno attenzionati, come per qualsiasi vaccino. "L’AIFA oltre alle attività di farmacovigilanza normalmente previste per farmaci e vaccini (basate sulle segnalazioni spontanee e sulle reti di farmacovigilanza già presenti), promuoverà l’avvio di alcuni studi indipendenti post-autorizzativi sui vaccini COVID-19.
Le attivita? di vigilanza riguarderanno sia la raccolta e valutazione delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa (farmacovigilanza passiva) che azioni proattive...[...]
E cosa si può chiedere di più?
A questo punto mi metto nei panni del cittadino, più confuso che persuaso, che chiede se la vaccinazione sarà obbligatoria.
Ecco.
"Al momento non è intenzione del governo".
Al momento?
Infine il candidato vaccinaturo da cittadino coscienzioso e speranzoso, consulterà le FAQ elaborate da AIFA. E scoprirà che le restrizioni della sua libertà e le ristrettezze economiche continueranno anche dopo.
31. La vaccinazione consente di tornare alla vita di prima?
Anche se l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 è molto alta (oltre il 90%) vi sarà sempre una porzione di vaccinati che non svilupperà la difesa immunitaria, inoltre, ancora non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Ecco perchè essere vaccinati non conferisce un
“certificato di libertà” ma occorre continuare ad adottare comportamenti corretti e misure di contenimento del rischio di infezione.
Forse, questa volta, il nostro Truman penserà seriamente di uscire dallo show..