Siamo vicini ad nuova rivoluzione francese?

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Siamo vicini ad nuova rivoluzione francese?

 

di Pasquale Cicalese


Occorre riportare la razionalità, paradossalmente, alle leggi del capitale. E queste leggi, nel XXI secolo, ti dicono che è anacronistico lavorare 10-12 ore al giorno per 5 euro all'ora, è antistorico che tu debba lavorare fino a 67 anni, è fuori da ogni logica, nell'epoca del tech, che si ricorra al plusvalore assoluto e non al plusvalore relativo, pur essendo quest'ultimo estrazione di valore, dunque pur sempre sfruttamento, ma su ordine del capitale moderno, che implica alti salari, riduzione orario lavoro, pensione ad un''età decente.

La Rivoluzione francese del 1789 non fu altro che l'adeguamento della sovra-struttura amministrativa, legislativa e politica alla struttura economica le cui redini erano in mano alla borghesia. 

Nel XXI secolo si porterà alla ribalta la contraddizione del capitale occidentale, che decise nel 1973 (Agnelli, "profitti zero") di riportare l'ordine del comando del lavoro all'800, quando il macchinismo, e le lotte di classe, permettevano una parziale liberazione dal lavoro salariato in termini di tempo e possibilità di vita.

La scelta della morte del lavoro, che dura da 50 anni, ha portato l'Occidente, via delocalizzazioni (decenni dopo, una beffa, vista l'ascesa dell'Asia) in un vicolo cieco, la cui fuga è stata la guerra al salario interna e la guerra guerreggiata.

Il fomentare, a partire dal 2014, la guerra in Ucraina, esacerbarla, sostenerla, è il suo canto del cigno, visto che la Russia, ad ora, tiene testa, ed in ogni caso è una potenza nucleare. La sorniona Cina va avanti, silenziosamente avanza, avendo, a livello mondiale, il primato di 37 settori high tech su 44, attira capitale, grazie ad un'intelligente politica monetaria che fa sì che abbia, avendo inflazione bassissima, grazie ad acquisti sul mercato mondiale, centralizzati, tassi positivi, in luogo di quelli, pluridecennali occidentali, negativi, grazie ai vari Qe.

La distruzione di capitale industriale, di capitale commerciale, di base di risparmio, la non possibilità di attrarre come una volta capitali mondiali, avendo questi alternative valide e decidendo, dopo la confisca di 300 miliardi di riserve russe, di non fidarsi dell'Occidente, porta quest'ultimo in un vicolo cieco anche sul fronte finanziario,  ad ora l'arma piu' potente che aveva. Ieri telefono ad un amico che ha fatto il 77, mi dice: "ti leggo, davvero non so che via di uscita prenderanno, per me sono morti, a meno, specie da noi, vada un governo che cambi a 360 gradi e si riallacci alla Via della Seta. Russia e Cina intrattengono relazioni politiche ed economiche fruttuosissime con l'Africa, per entrambi. Ora c'è il Brasile, se riesce la manovra di subentrare al Fondo Monetario con la banca Brics per l'Argentina, l'Occidente è morto del tutto".

Ecco, forse l'ordine del capitale mondiale, in un contesto di guerra, avrà la stessa dinamica della Rivoluzione Francese, un adeguamento della sovrastruttura alla struttura economica.

Non so cosa succederà per noi nel caso, se saremo piu' liberi, se ci libereremo dall'oppressione ottocentesca del comando del lavoro. Certo è che, se dovesse accadere, anche noi dovremmo fare la nostra parte, facendo partire, dopo 46 anni, un ciclo di rivendicazioni. Ma per questo ci vuole coscienza di classe, e i dominanti fanno e faranno di tutto per offuscarla, sviarla, non farla riportare in luce.

Da questo punto di vista, sul fronte interno, hanno stravinto, ma l'adeguamento della sovrastruttura sulla struttura, nell'ordine mondiale, schiaccerà anche loro.

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