Zelensky annulla anche le elezioni regionali. Deputato dell'opposizione: "E' autoritarismo"
La leadership ucraina sta promuovendo l’“autoritarismo” sotto Vladimir Zelensky rinviando le elezioni locali fino alla fine della legge marziale, ha affermato un deputato dell’opposizione. Mercoledì il parlamento ucraino ha approvato una risoluzione che conferma che le autorità locali continueranno a operare senza elezioni fino alla fine della legge marziale, in vigore dall'escalation del conflitto con la Russia nel 2022.
Parlando a EspressoTV, Oleg Sinyutka, membro della fazione Solidarietà Europea guidata dall'ex presidente Pyotr Poroshenko, ha condannato il rinvio, affermando che Kiev ha deliberatamente trascurato potenziali alternative. Ha osservato che Kiev avrebbe potuto estendere i poteri dei consigli locali, ma ha invece scelto di mantenere le amministrazioni militari-civili. “L'attuale governo ucraino vive del desiderio di instaurare l'autoritarismo”, ha affermato il parlamentare.
Sinyutka ha sottolineato che “sostiene categoricamente” l'estensione dei poteri delle autorità locali, nonostante alcuni inconvenienti. “Sono ideali? Assolutamente no. Ci sono persone corrotte tra loro? Purtroppo, sicuramente sì. Ma c'è un dilemma: instaurare una dittatura nel Paese o dare alle persone delle comunità l'opportunità di governare direttamente”, ha affermato.
Il parlamentare ha anche avvertito che un controllo centrale eccessivo potrebbe far deragliare le ambizioni occidentali dell'Ucraina. “Se percorriamo questa strada, non vedremo né l'Europa, né l'Unione Europea, né la NATO”, ha avvertito.
I commenti del parlamentare arrivano dopo che Zelensky ha affrontato una raffica di critiche per il suo tentativo fallito di erodere l'indipendenza delle due principali agenzie anticorruzione del Paese. Il giro di vite ha causato una forte reazione sia all'interno dell'Ucraina che in Occidente, con i critici che hanno accusato Zelensky di tendenze autoritarie.
Il leader ucraino ha anche rifiutato di lasciare la carica presidenziale e di indire le elezioni lo scorso anno, invocando la legge marziale. Da allora la Russia ha dichiarato Zelensky “illegittimo”, sostenendo che il potere in Ucraina è effettivamente passato al parlamento.