Chi c'è dietro l'attacco suicida all'ambasciata russa a Kabul?

Chi c'è dietro l'attacco suicida all'ambasciata russa a Kabul?

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L'IS in Afghanistan opera con il nome di "DAESH Khorasan". Le autorità talebane hanno affermato qualche tempo fa di aver combattuto DAESH e di aver eliminato completamente l'organizzazione. Tuttavia…

Per Al-Mayadeen English

[questo saggio è stato tradotto dal tedesco in italiano da Nora Hoppe]

Lunedì 4 settembre un attentato bomba ha colpito l'ambasciata russa a Kabul. Ci sono state numerose vittime civili afghane (25 persone secondo gli ultimi rapporti); la maggior parte di loro era in coda fuori dall'ambasciata, in attesa di richiedere i visti. Tra i morti anche due dipendenti dell'ambasciata russa. Al Mayadeen English ha descritto in un video le conseguenze dell'attacco.

Secondo quanto riportato da RT-DE martedì 6 agosto, la milizia islamica radicale IS (ex ISIS) ha rivendicato la responsabilità dell'attacco suicida. A quanto pare la rivendicazione è apparsa sul loro sito Internet A'maq. 

L'IS in Afghanistan opera con il nome di "DAESH Khorasan". Le autorità talebane hanno affermato qualche tempo fa di aver combattuto DAESH e di aver eliminato completamente l'organizzazione. Tuttavia, gli attacchi continuano a verificarsi e DAESH continua a rivendicarne la responsabilità. Finora i loro obiettivi sono stati limitati alla popolazione afghana, soprattutto sciiti, hazara e indù. L'attacco terroristico del 18 giugno 2022 a un tempio sikh, che ha causato anche molte vittime, ha portato a un'emigrazione di massa dei sikh che vivevano in Afghanistan.

A dire il vero, in Afghanistan non è un segreto che i confini tra DAESH e Talebani siano fluidi. La "rete Haqqâni", in particolare, si dice abbia stretti legami con DAESH... e, a loro volta, entrambi questi gruppi hanno stretti legami con i servizi segreti pakistani ISI. Il rifugio del leader di Al Qaeda Alzawaheri a Kabul è attribuito a questa rete.

Il giornalista Razeq Mamun sostiene (in persiano) che gli Haqqâni compiono attacchi terroristici sotto il nome di DAESH. Inoltre, esiste una feroce competizione per il potere e la supremazia tra la "rete Haqqâni" e un altro settore dei Talebani, noto come "Fazione di Kandahar". Le radici di questa rivalità affondano nelle strutture tribali dei pashtun.

La Fazione di Kandahar è descritta da alcuni osservatori nazionali e stranieri come l'ala "moderata" dei Taleban. Tuttavia, finora non ci sono segni rilevanti di "moderazione", a parte il fatto che alcune personalità fanno occasionalmente dichiarazioni che vengono interpretate come "moderate".

Il Mullah Yaqub, figlio del Mullah Omar, fondatore del movimento talebano negli anni '90 e attualmente in carica come ministro della Difesa, è considerato un Taleb moderato all'interno della Fazione di Kandahar. Qualche tempo fa ha attirato molta attenzione quando, con grande dispiacere del Pakistan, ha descritto l'India come un partner affidabile e amichevole da cui auspica una maggiore cooperazione e sostegno per l'Afghanistan. Inoltre, il Mullah Yaqub non vede alcuna ragione per cui alle donne non debba essere permesso di ricevere un'istruzione e di partecipare alle cariche del governo, o per cui debbano velarsi completamente.

Mentre un alto Taleb ha affermato che l'Emirato Islamico dell'Afghanistan non ha bisogno di una costituzione e che bastano le leggi della Sharia, il Mullah Yaqub ha parlato apertamente dell'importanza di una costituzione per il Paese.

Il 7 luglio 2022, il Mullah Yaqub si è recato in Qatar di propria autorità dove ha incontrato l'emiro del Qatar.

Inoltre, non si astiene dal criticare il Pakistan.

Ma cosa c'entra tutto questo con l'attacco all'ambasciata russa?

Dunque… solo pochi giorni fa, il Mullah Yaqub ha tenuto una riunione nell'aeroporto militare di Bagram con una delegazione russa, che a quanto pare appartiene ai servizi segreti russi. Non si sa cosa sia stato discusso esattamente in questi incontri. Ma alcuni osservatori afghani che scrutano i Taleban hanno collegato l'attacco terroristico a questo incontro e lo considerano un messaggio degli Haqqâni e dell'ISI pakistano alla Russia, all'Iran e ad altri Stati regionali che, a quanto pare, hanno relazioni segrete con il Mullah Yaqub.

Da notare anche che nel maggio 2022 il Mullah Yaqub è stato oggetto di un attentato nella città di Jalalabad. Un attentato sul quale i Taleban tacciono. Tuttavia, sui social network sono spuntate foto, video e varie testimonianze di testimoni oculari in relazione a questo attacco. Tra queste c'erano affermazioni che non era la prima volta che il Mullah Yaqub veniva minacciato e che prima o poi "ci riproveranno".

Il Mullah Yaqub sta creando un certo scalpore già da un po' di tempo, perché le sue azioni e le sue dichiarazioni sono state in gran parte in opposizione alla politica ufficiale talebana e certamente contro la linea degli Haqqâni. Gli Haqqâni temono che, essendo il Mullah Yaqub figlio del Mullah Omar e originario di Kandahar, possa un giorno rivendicare la leadership dei Taleban. E non si sa fino a che punto e da chi sia sostenuto all'interno delle strutture talebane.

 

 

Tariq Marzbaan

Tariq Marzbaan

 

Nato a Kabul nel 1959, dove ha vissuto fino al 1982 quando si è rifugiato con parte della sua famiglia a Peshawar in Pakistan, poi in Germania dove ha ottenuto la cittadinanza anni dopo. Attualmente risiede nell'Asia sudorientale. Ha conseguito un master in letteratura persiana e filologia tedesca, oltre a continui studi indipendenti sulla geopolitica, la storia e il colonialismo. Ha lavorato come fumettista politico, artista, ricercatore e traduttore di notizie, montatore cinematografico, sceneggiatore. Ha prodotto e diretto il suo film documentario-saggio sull'esilio "The Storm Bird", che è stato presentato nei festival internazionali. Editorialista per Al Mayadeen English.

"Il Waste Land è la terra del non-spazio e del non-tempo, la visione di un luogo di nessuno, che con la sua oscurità infrange ogni speranza, in cui gli abitanti si dibattono in un clima di disperazione e soffocamento."

- Angelo De Sio, nella sua analisi de 'La terra desolata', poema di T.S. Eliot

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