Dopo il golpetto, Trump si arrende: "E' la fine"
Dopo il golpetto di ieri in stile Guaidò e il lascia passare del vicepresidente Pence, a Trump non restavano che due opzioni: la rimozione coatta dalla Casa Bianca con rischio carcere o la resa. Donald Trump ha appena scelto per la seconda via con questa dichiarazione diffusa dalla Cnn e rilanciata da tutte le agenzie del mondo.
"Ho sempre detto che avremmo continuato la nostra battaglia per garantire che venissero conteggiati solo i voti legali. Anche se questo rappresenta la fine del più grande primo mandato nella storia presidenziale, è solo l'inizio della nostra lotta per rendere l'America di nuovo grande".
La dichiarazione di Trump segue quella del suo vice-presidente Pence, su cui il presidente uscente deve aver fatto affidamento per aver scelto di tirare la corda fino all'ultimo secondo. "L'annuncio riguardante il risultato del voto da parte del presidente del Senato deve essere considerato sufficiente come proclamazione del presidente e della vicepresidente degli Stati Uniti, con mandato a partire dal 20 gennaio 2021", ha dichiarato Pence.
Di fronte alle immagini di fine impero offerte dagli Stati Uniti nella giornata di ieri, con il presidente uscente che grida ancora ai brogli e uomini mascherati che prendono possesso delle sedi del potere, c'è chi in Italia che ha il coraggio ancora di esaltare "la democrazia" del paese. Tra tutti vince per distacco Nicola Zingaretti, segretario del Pd, che ha il coraggio di esaltarne "la verità e la democrazia":
"Il Congresso Usa ha proclamato Joe Biden presidente degli Stati Uniti d'America e Kamala Harris vicepresidente. Dopo gli attacchi di ieri vince la democrazia sulla cultura dell'odio. Vince la verita' sulle bugie. Vince la fiducia sulla paura".