La memoria di Biden vacilla

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La memoria di Biden vacilla

Le preoccupazioni nella società statunitense sull'età e le capacità cognitive del presidente Joe Biden sono aumentate dopo la pubblicazione di un rapporto del procuratore speciale Robert Hur del Dipartimento di Giustizia che indaga sul possesso da parte del presidente di documenti classificati rinvenuti nella sua abitazione due anni fa.

Il rapporto, che pone fine a un anno di indagini, ha concluso che Biden "ha trattenuto e rivelato intenzionalmente materiali classificati dopo la sua vicepresidenza, quando era un cittadino privato", non sono state però rilevate accuse penali. 

Le ragioni che hanno fatto decidere di non muovere accuse contro l'inquilino della Casa Bianca vanno ricercate, secondo il rapporto, nella scarsa memoria del presidente.

"Limitazioni significative" nella sua memoria, portando in considerazione la sua intervista con l'Ufficio del procuratore speciale e conversazioni registrate con il suo "ghostwriter". "Non ricordava, nemmeno dopo diversi anni, quando suo figlio Beau è morto", è dettagliato nel rapporto, aggiungendo che le capacità cognitive sono "sfocate" e "povere".
"Abbiamo anche considerato che, al processo, il signor Biden probabilmente si sarebbe presentato davanti a una giuria, come ha fatto durante la nostra intervista, come un vecchio comprensivo, ben intenzionato e con una cattiva memoria", afferma il rapporto.

In un discorso non annunciato giovedì, il presidente ha riferito di questa diagnosi. "C'è un avvenimento che non ricordo, ovvero quando è morto mio figlio. Come diavolo osa suggerirlo? Non ho bisogno che nessuno mi ricordi quando è morto", ha detto.

"Francamente, quando mi è stata fatta questa domanda, ho pensato: 'Non sono affari tuoi'", ha detto, raccontando che è stato seduto "per cinque ore durante due giorni di eventi che risalgono a 40 anni fa", mentre allo stesso tempo "gestiva una crisi internazionale", in relazione alla recrudescenza del conflitto palestinese-israeliano.

Nel novembre 2022, una decina di documenti del periodo in cui Biden è stato vicepresidente, tra il 2009 e il 2017, sono stati trovati nel suo ufficio privato al Penn Biden Center for Diplomacy and Global Engagement, un 'think tank' inaugurato nel 2018, che gestisce programmi accademici ed eventi sulla politica estera. Anche se la scoperta è avvenuta il 2 novembre, pochi giorni prima delle elezioni di medio termine, è stata resa nota alla stampa solo a gennaio.

A metà gennaio 2023, la Casa Bianca ha confermato che gli avvocati di Biden hanno scoperto una decina di documenti classificati aggiuntivi nel garage della sua residenza di Wilmington nel Delaware, anche se nessuno di loro era contrassegnato come ultrasegreto. Poco dopo, è stato annunciato che altri cinque documenti sono stati trovati nella stessa casa.

Le gaffe di Joe Biden sono note da tempo, solo pochi giorni fa aveva detto di aver parlato con l'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, morto nel 2017, dei fatti avvenuti durante il tentativo di occupazione del Campidoglio. In precedenza Joe Biden aveva scambiato l’attuale presidente della repubblica francese Emmanuel Macron con François Mitterrand morto nel 1996.

Poco  dopo le affermazioni riguardanti i risultati del rapporto ha commesso una nuova scivolata riferendosi al suo omologo egiziano, Abdulfatah al Sisi, descrivendolo come l’attuale "presidente del Messico". "La risposta nella Striscia di Gaza è stata esagerata. Penso che, come sapete, inizialmente il presidente del Messico, Al Sisi, non voleva aprire la porta per permettere l'ingresso di materiale umanitario. Ho parlato con lui, l'ho convinto ad aprirla".

Inoltre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha risposto duramente al giornalista Peter Doocy di Fox News che ha sottolineato a Biden che la commissione speciale ha fatto riferimento nel suo rapporto che una delle ragioni per cui non hanno sollevato accuse contro di lui è perché, nella sua descrizione, è "un vecchio ben intenzionato con una cattiva memoria".

"Ho buone intenzioni, sono un uomo anziano e so cosa diavolo sto facendo!”, ha risposto Biden. Il giornalista gli a quindi chiesto "Quanto è cattiva la sua memoria? Può continuare come presidente?". Al che Biden ha risposto infastidito  dicendo:” La mia memoria è così brutta che ti lascio parlare”. (Fonte RT) 

Andrea Puccio

Andrea Puccio

Andrea Puccio - www.occhisulmondo.info

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