La pandemia spiegata da Christian Perronne

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La pandemia spiegata da Christian Perronne

 
 
Per spiegare in sunto cosa sia davvero la pandemia da coronavirus riportiamo quanto detto da Christian Perronne al Parlamento lussemburghese 15 giorni orsono.  
Anche se i minus habens dei fact checker lo screditano dandogli del complottista in quanto privi di argomentazioni logiche e scientifiche per contrastare quanto afferma, si tratta di uno scienziato con competenze enormi nel campo vaccinale e che ha scritto due libri sulla pandemia le cui tesi non sono state smentite dalla scienza. 

Perrone è stato il presidente della Commissione delle malattie infettive dell'Haut Conseil de la santè publique (l'ISS Francese), è stato consulente, per vari governi francesi, per un periodo di 15 anni, sulla gestione delle emergenze sanitarie e delle epidemie. E' stato il presidente del comitato tecnico per la vaccinazione e quindi ha presieduto alla politica vaccinale francese. E poi nell'OMS è stato vicepresidente dell'European advisory group of experts on immunisation,    (gruppo di esperti per le politiche vaccinali) nell'est Europa che, nella geografia dell'OMS ricomprende anche le repubbliche ex-sovietiche centroasiatiche, Israele e Turchia ed è quindi più grande dell'Europa occidentale.

Lasciamo la parola a Perronne.

"Relativamente a questa crisi ho due concetti da analizzare: abbiamo calpestato la scienza ed abbiamo calpestato il diritto.

Abbiamo calpestato la scienza perché le decisioni prese dai politici si basano sulle affermazioni di scienziati che, oramai è pubblico, sono in conflitto di interessi con l'industria farmaceutica.

Prendono decisioni di nascosto senza fornire alcun riferimento scientifico.

Conosco personalmente Jean Francois Delfressi, che è il capo del comitato scientifico dell'Eliseo, da quando era uno stagista nel 1978. Qualche settimana fa l'ho chiamato e gli ho detto: "senti Jean Francois non sono d'accordo e vorrei un dibattito pubblico con te, perché le tue conclusioni non sono suffragate da prove e non sappiamo la fonte da cui le trai." Ebbene si è rifiutato di discutere.

Sono due anni che combatto: ho scritto due libri che non sono mai stati contestati dalla comunità scientifica, ci sono decine di pagine di prove con le fonti. Nessuno ha dubitato delle veridicità di quanto affermo e nei media mi definiscono complottista solo perché sono del tutto privi di argomentazioni.

Alla mancanza di prove vanno aggiunte quelle presentate come tali ma che poi si sono rivelate essere delle frodi. Ricorderete tutti il Lancet-gate quando hanno screditato l'idrossiclorochina: la lobby (abbiamo nomi e cognomi nda) ha pagato la squadra di scienziati e la rivista per pubblicare uno studio fraudolento (poi ritirato con le scuse nda) che però ne ha bloccato l'uso in tutto il mondo. 

Di recente sul British Medical Journal c'è stato il Pfizer-gate con la casa farmaceutica che ha nascosto una parte degli studi per avere l'approvazione alla vendita. In Francia i media non ne hanno parlato tranne un trafiletto su Le Figaro.

Quando uscì l'articolo sul Lancet ne parlarono tutti (l'articolo fraudolento in cui si bocciava l'idrossiclorochina nda.).

Sia gli esperti che i media sono in conflitto di interessi macroscopici, la cosa è pubblica e manifesta. Il governo, oltre alle varie decine di milioni che da ai media ogni anno, ha regalato ai media mainstream la bellezza di 3 miliardi in due anni. 

Parliamo ora di questi prodotti definiti vaccini. Sono un esperto di vaccini riconosciuto non solo in Francia o in Europa ma nel mondo e penso che lo scandalo più grande di questa pandemia sia quello di averci fatto credere che questi prodotti siano vaccini. Non sono affatto vaccini. Inoltre abbiamo le prove per dire che non funzionano: non prevengono il contagio e nemmeno la malattia in forma grave.

Nei paesi che maggiormente hanno vaccinato, il 90% dei pazienti in terapia intensiva sono pazienti con doppia o tripla dose.

Non impedisce il contagio e questa è la prova formale che non si tratta di vaccini. Dobbiamo fermare questa follia di vaccinare per una malattia che di fatto non fa quasi più morti.

Ci sono un sacco di dati falsi, a causa di queste PCR che, amplificate oltre quanto scientificamente previsto, hanno gonfiato i dati epidemiologici (con falsi positivi) e i dati delle morti, perché per qualsiasi motivo si viene ricoverati in ospedale si viene testati e se positivi si viene dichiarati morti di Covid indipendentemente dalla vera causa di morte.

Ciò che mi ha profondamente scioccato è che un vaccino per essere autorizzato ha bisogno di 10 anni di esperimenti per essere autorizzato, per le donne in gravidanza poi bisogna attendere ulteriori 10 anni. Qui in qualche mese si è autorizzato tutto.

Ma ancora più sconvolgente è la totale mancanza di studi scientifici: il governo dice che ci vorranno 2, poi 3, poi 4, 5, 6 e chissà quante dosi e di fatto ci sono zero dati scientifici a sostegno di queste decisioni.

Mi ha altresì scioccato che l'EMA la scorsa estate non ancora conoscesse la composizione completa di questi "vaccini", eppure li ha autorizzati.

Quello che sappiamo ufficialmente dai database è che questi vaccini hanno ucciso 35.000 persone in Europa e 25.000 negli USA tra cui centinaia di atleti.

Gli oncologi negli Stati Uniti hanno dimostrato un aumento dell'insorgenza dei tumori a seguito della vaccinazione.

Ma il miglior esempio al riguardo è dato dal fatto che i paesi che non hanno proceduto alla vaccinazione o che l'hanno interrotta sono quelli in cui l'epidemia è finita. Basterebbe fare l'esempio dell'India.

La messa in commercio di questi prodotti, basata sul presupposto che non ci fosse una terapia efficace, è poi del tutto illegale. Sono stati pubblicati centinaia di studi sull'efficacia di varie terapie.

La cosa poi da capire è che siamo ancora nella fase 3 di sperimentazione, e che nei trattati internazionali e nel Codice di Norimberga è previsto il divieto di porre l'obbligatorietà su prodotti in fase sperimentale. Quindi tutti i parlamentari che votano per un obbligo potrebbero essere perseguiti personalmente e penalmente in tribunali internazionali per aver messo in pericolo la vita di molte persone.

Per chiudere parliamo di bambini. Ci sono bambini che muoiono per il vaccino e sappiamo che sono più quelli morti a causa del vaccino che a causa del covid, dato che la mortalità per covid tra i bambini è praticamente zero. Solo nella mia cerchia personale conosco una ragazza di 17 ed una di 20 morte a meno di 8 giorni dalla dose di vaccino, una per infarto del miocardio l'altra per embolia polmonare. Da notare che io in tutta la mia carriera non ho mai visto un infarto del miocardio in una ventenne.

Per questo chiedo una moratoria su questi prodotti che non sono affatto dei vaccini, che non sono stati valutati correttamente e i cui effetti saremo in grado di valutare solo tra molti anni."

 

Francesco Corrado

Francesco Corrado

Giornalista 

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