L'Italia partecipa alla più grande esercitazione aerea della storia di Israele

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L'Italia partecipa alla più grande esercitazione aerea della storia di Israele

 

Quando si tratta di partecipare da protagonisti al festival del servilismo e dell'orrore occidentale ecco l'Italia in prima fila. Vorremmo chiedere, di grazia, al Ministro della Difesa Guerini, degli esteri Di Maio fino al Presidente del Consiglio Draghi questo "show" macabro propedeutico a nuove guerre di aggressione, quanto costa ai cittadini italiani?

Comunque, finora l'unica certezza è che in Israele entra nel vivo della quinta edizione dell'evento biennale 'Bandiera Blu' in cui, oltre a piloti e tecnici dell'Aeronautica Militare del Paese ebraico, i militari di Stati Uniti, Polonia, Italia, Grecia, India, Francia e Germania simuleranno situazioni di combattimento in una moltitudine di scenari utilizzando sistemi di armi avanzate, principalmente dai cacciabombardieri.

 

Durante la più grande esercitazione nella storia del Paese ebraico, che si svolgerà fino al 28 ottobre presso la base aerea di Uvda, nel deserto del Negev, le diverse forze praticheranno il combattimento aereo oltre a ricreare scenari di battaglia terra-aria, nonché schemi di combattimento avanzati con missili terra-aria in territorio nemico.

 

L'edizione di quest'anno, incentrata sull'integrazione di velivoli di quarta e quinta generazione in scenari operativi complessi,  si distingue anche per aver ospitato il primo schieramento di uno squadrone di caccia britannico in Israele dalla sua creazione, nonché il primo dei jet da combattimento Mirage indiani e Rafale francesi. 

 

Nel 2013, l'aeronautica israeliana organizzò per la prima volta l'esercitazione "Bandiera blu"  con solo tre nazioni partecipanti: Stati Uniti, Grecia e Italia. Da allora, la formazione si è svolta ogni due anni con l'obiettivo di rafforzare la cooperazione tra i paesi partecipanti alle esercitazioni.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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