L'unione civico-militare: un bastione della sovranità popolare in Venezuela

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L'unione civico-militare: un bastione della sovranità popolare in Venezuela

In Venezuela, la fusione tra la componente civica e quella militare è emersa come un elemento fondamentale per garantire la sovranità popolare e l’autonomia della Repubblica Bolivariana. Questa unione si è consolidata nel tempo come un pilastro centrale della stabilità nazionale, specialmente in momenti di tensioni interne ed esterne.

La cooperazione istituzionale: un modello per la stabilità

In un contesto caratterizzato da minacce sistematiche contro le istituzioni venezuelane, la collaborazione tra i poteri pubblici è stata fondamentale. L'incontro tra il Poder Moral e il Poder Legislativo, avvenuto il 7 gennaio, ha evidenziato la volontà di lavorare in sinergia per proteggere la democrazia e mantenere l'ordine costituzionale. Il Fiscal General (Procuratore), Tarek William Saab, ha sottolineato che i cinque poteri dello Stato agiscono in stretta cooperazione per contrastare tentativi di destabilizzazione, incursioni mercenarie e complotti orchestrati da potenze straniere.

Questa collaborazione è stata rafforzata dalla partecipazione attiva della Fuerza Armada Nacional Bolivariana (FANB), che ha ribadito il proprio impegno verso la difesa della Costituzione e della sovranità del Paese. In un comunicato, la FANB ha espresso il rifiuto categorico delle ingerenze imperialiste, dichiarando il proprio ruolo cruciale nella fusione tra popolo, militari e forze di polizia per la protezione della libertà e dell'indipendenza venezuelana.

La difesa integrale del territorio

Di fronte alle minacce contro la stabilità nazionale, il governo ha attivato l'Organo Nacional de Dirección de Defensa Integral (ODDI), un'iniziativa che coinvolge tutte le componenti dello Stato e della società. Questo sistema di difesa integrale, basato su un modello bolivariano, punta a garantire la partecipazione inclusiva di tutti i livelli istituzionali e sociali, dai governi municipali alle organizzazioni popolari, nell'attuazione del principio costituzionale di corresponsabilità.

Il presidente Nicolás Maduro ha ribadito che la difesa della sovranità è un compito collettivo, affermando che il Venezuela non permetterà a forze interne o esterne di trascinare il Paese verso il caos e la violenza, come accaduto in altri paesi. Con la mente che corre subito a quel che è accaduto in Libia e Siria. La mobilitazione permanente di lavoratori, contadini, brigate di motorizzati e altri gruppi sociali rappresenta un esempio tangibile di questa fusione tra popolo e istituzioni.

La FANB come baluardo della sovranità

Il ruolo della Fuerza Armada Nacional Bolivariana è cruciale nella salvaguardia della Repubblica Bolivariana. Durante la cerimonia di giuramento per il terzo mandato di Maduro, il ministro della Difesa, Vladimir Padrino López, ha enfatizzato il carattere popolare, anticolonialista e antimperialista delle forze armate, che si sono impegnate a difendere la nazione contro qualsiasi minaccia. La FANB, insieme alle milizie organizzate, ha giurato fedeltà al presidente e alla Costituzione, incarnando gli ideali di Simón Bolívar e Hugo Chávez.

Il presidente Maduro ha sottolineato il ruolo pionieristico di Chávez nella creazione dell’unione civico-militare come fondamento del nuovo Stato. Questa visione è stata ulteriormente sviluppata con la transizione verso una fusione più ampia, che include anche le forze popolari e le istituzioni di polizia.

L’unione civico-militare in Venezuela non è solo un concetto teorico, ma una pratica concreta che garantisce la sovranità popolare e l’autonomia del Paese. In un mondo segnato da ingerenze e conflitti, questo modello rappresenta una risposta efficace alle sfide contemporanee, dimostrando che la cooperazione tra popolo, istituzioni e forze armate è essenziale per la difesa della pace e della democrazia. L’esperienza venezuelana offre una lezione importante sul valore della coesione nazionale come strumento per affrontare le avversità e costruire un futuro di autonomia e prosperità.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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