Se Il Corriere della Sera parla apertamente di una possibile "guerra in Europa"...

13767
Se Il Corriere della Sera parla apertamente di una possibile "guerra in Europa"...

Davvero molto interessante che il Corriere della Sera oggi abbia deciso di informare la buona borghesia milanese che potrebbe presto arrivare la guerra in Europa.

L'articolo è di Ian Bremmer uno studioso americano di relazioni internazionali ed è molto cronachistico come impostazione e pieno di banalità che tanto fanno comodo ad occidente, come per esempio la cazzata che gli ucraini odiano i russi.

Forse questo è vero per i galiziani di Leopoli ma tutti gli altri direi proprio di no, anzi, sfiderei chiunque compreso un russo a riconoscere un russo di Mosca da un ucraino di Karkhov. L'etnia è quella: sono entrambi russofoni e di cultura russa oltre ad avere mille anni di storia comune. Anzi, il Rus, è nato come Rus di Kiev prima che di Mosca, ma tant'è. Certo agli americani e agli occidentali conviene credere che gli ucraini odino i russi (e dunque se stessi), questo perchè  hanno speso cifre colossali, tramite le loro Ong, per creare un'etnia ucraina visceralmente antirussa, questo anche imponendo una "lingua ucraina" (il dialetto galiziano).

Fatto sta che è molto emblematico che su un giornale come quello si dia la notizia di una possibile guerra. E' emblematico oltretutto che un simile articolo esca a pochi giorni dai decisivi incontri tra occidentali e russi che dovrebbero dare una risposta sulle "garanzie di sicurezza" che la Russia vorrebbe da Usa e Nato. Segno, non che ci voglia Metternich per capirlo, che i vertici andranno malissimo al netto delle frasi di circostanza. Già si sapeva questo, ora inoltre si è aggiunto il tentativo di rovesciamento del potere in senso filo occidentale del Kazakhstan con kazaki, russi e serbi (si, anche gli slavi del sud) che accusano apertamente gli occidentali di aver fomentato la rivolta.  Che i rapporti tra Russia e Usa-Nato-UE volgano al peggio è evidente, c'è solo da capire se e quando parleranno le armi.

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Trump e il "corollario Monroe" Trump e il "corollario Monroe"

Trump e il "corollario Monroe"

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

I 5 punti della Sicurezza Economica degli USA di Giuseppe Masala I 5 punti della Sicurezza Economica degli USA

I 5 punti della Sicurezza Economica degli USA

“Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani” di Michelangelo Severgnini “Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani”

“Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani”

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Il (vero) partito della guerra di Paolo Desogus Il (vero) partito della guerra

Il (vero) partito della guerra

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La rimozione dell'esistente di Giuseppe Giannini La rimozione dell'esistente

La rimozione dell'esistente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e lo stato di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e lo stato di Israele

Il PD e lo stato di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti