Washington e Tel Aviv sono corresponsabili

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Washington e Tel Aviv sono corresponsabili

 

di Michele Blanco

L'attacco all'Iran della notte tra il 12 e il 13 giugno 2025 è stato concordato tra trump e Netanyahu. Tutto nell'assoluta impotenza dell’Europa. 
 
Il rischio evidente è che pian piano vengono tolti tuttigli impedimenti ad una possibile guerra atomica. Infatti il regime di non proliferazione nucleare stabilito dal Trattato del 1970 (Tnp) e costruito pazientemente dalle diplomazie mondiali nei decenni successivi alla Guerra fredda, viene messo in discussione dall'attacco israliano.
 
Israele ha commesso una gravissima violazione di tale trattato, infatti bombardando le installazioni nucleari civili di uno Stato parte dell'accordo Tnp, posto sotto il controllo dell’Agenzia Atomica di Vienna (Aiea), Netanyahu ha violato contemporaneamente il diritto internazionale, cosa che fa impunito da tempo, la Carta Onu e ogni principio di proporzionalità. Con il suo attacco a uno Stato sovrano ha fornito all’Iran la giustificazione giuridica perfetta per ritirarsi dal pattodi non proliferazione nucleare, Tnp e sviluppare armi nucleari nel rispetto totale delle leggi e della legalità internazionale. Infatti l'articolo 10 del Tnp permette il ritiro dall'accordo quando “eventi straordinari abbiano messo in pericolo gli interessi supremi” di uno Stato sovrano. Gli attacchi israeliani sono in assoluto l'evento più straordinario trattandosi di un attacco militare.
 
Nella storia ricordiamo che la Corea del Nord invocò lo stesso articolo nel 2003 per molto meno, tre anni dopo aveva la bomba atomica, in regime di assoluta legalità internazionale perché non si è mai riusciti a proibire l’atomica. Ovviamente andrebbe proibita per tutti gli stati senza nessuna eccezione, a partire dall'unica nazione che l'ha utilizzata per uccidere civili innocenti: 300 mila circa.
L’Iran può oggettivamente menzionare un ingiustificato e pesante attacco militare contro la sua sovranità territoriale e le sue installazioni militari, che ricordiamolo, sono assolutamente legali.
 
Netanyahu ha appena permesso all’Iran la possibilità assolutamente legale di costruire tutte le armi nucleari che vuole. Gli Stati Uniti, sempre più privi di bussola, si sono resi complici, oltre che del genocidio del popolo Palestinese, di questa incredibile catastrofe diplomatica. La dichiarazione del Segretario di Stato USA Rubio di “non essere coinvolti” nell’attacco è una colossale bugia: Israele non può operare senza il consenso americano, gli stessi aerei da guerra, forniti dagli stati uniti, non possono nemmeno decollare senza il permesso degli statunitensi. Ovviamente gli americani pensano che siamo tutti come la baronessa Ursula von der Leyen dei poveretti che si bevono tutte le sciocchezze che ci dicono. Ma tutti noi ricordiamo la minaccia di Trump di attacchi sempre “ più brutali” se l’Iran non firmerà l’accordo nucleare che lui voleva. Ecco la vera strategia statunitense: costringere con la forza l’Iran a firmare un accordo che da adesso in poi non dovrà, non potrà e non vorrà piu firmare.
 
Se l’Iran dovesse cedere all’ultimatum militare sui negoziati, si creerebbe un precedente nella politica internazionale veramente terribile e terrificante: qualsiasi Stato nucleare potrà bombardare gli altri Stati che non hanno deterrenza nucleare per ottenere qualsiasi tipo di concessione politica o economica o commerciale.
 Quale fiducia potranno più avere gli Stati non nucleari in un trattato che non è riuscito a proteggerli dall’aggressione militare proprio mentre rispettavano tutti i loro obblighi internazionali.
 
L’Iran, nonostante tutte le controversie degli ultimi anni, sarebbe certamente rimasto vincolato al regime di salvaguardia dell’Agenzia atomica. La bomba atomica era stata oggetto di una fatwa lanciata dall'?yatoll?h Ru?oll?h Mo??af?v? M?sav? Khomeyn? sua guida suprema e da tutti suoi leader supremi che si sono susseguiti dopo la motre di Khomeyni. I suoi impianti di arricchimento erano sottoposti a continue e reiterate ispezioni internazionali. I suoi scienziati lavoravano in un contesto assolutamente legale, anche se difficile per le sanzioni occidentali, mai fatte nei confronti di Israele che si dice abbi 90 bombe atomiche senza avere mai rispettato le leggi che gli impedivano di costruirle.
 
Gli israeliani hanno ucciso, assassinato, degli scienziati che lavoravano al nucleare civile, considerandoloun obiettivo militare, distruggendo, come hanno fatto a stile Gaza, una delle più importanti distinzioni del diritto internazionale. L’Europa, in modo vergognoso, sta accettando impotente al crollo di un suo capolavoro politico e diplomatico: L’accordo del 2015 che toglieva le sanzioni e reintegrava Teheran nel contesto internazionale. Questo accordo era stata una delle maggiori conquiste diplomatica dell'Unione europea, era il simbolo del multilateralismo europeo, una prova che l’Europa poteva finalmente essere un attore politico globale autonomo.
 
L’accordo fu stracciato da Trump nel 2018, ma è rimasto in vigore dal lato europeo. Oggi, Francia, Germania e Regno Unito si limitano a timidi e inutili appelli alla “moderazione” mentre il loro capolavoro viene distrutto sotto i loro occhi.
Questa gravissima impotenza europea non è soltanto di strategia, è ormai esistenziale. Se l’Europa non riesce a difendere il multilateralismo democratico quando viene attaccato, non ha più nessuna ragione d’essere a livello di attore autonomo a livello internazionale. Non ci rendiamo conto della gravità degli attacchi israeliani sotto la tutela USA. Ci troviamo di fronte a un precedente terribile per una pacifica convivenza tra Stati liberi e indipendenti di provvedere al benessere dei propri popoli. Oggi se uno Stato può bombardare le installazioni nucleari civili, civili non militari, di un altro Stato senza conseguenze, il Trattato di non proliferazione nucleare è diventato inefficace e inutile. 
 
Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU, paralizzato dai veti incrociati, sarà impotente come con la Corea del Nord. Il risultato di tutto questo sarà una profonda spirale di proliferazione nucleare che coinvolgerà Arabia Saudita, Turchia, Egitto e altre nazioni nel mondo intero. L’incubo atomico, che abbiamo evitato per settant’anni, potrebbe diventare triste realtà. L’Iran ha ora 90 giorni per ritirarsi dal Tnp, e sarà giustificato perché è stato bombardato, il diritto internazionale lo stabilisce chiaramente. Un Iran nucleare non sarà più un “regime canaglia”, ma uno Stato sovrano legittimato ad avere le armi nucleari. Uno Stato che si difende da attacchi messi in atto da un aggressore impunito, in un mondo dove la forza bruta sembra avere sempre più, al momento, sostituito completamente le leggi del diritto internazionale.
 
Netanyahu, Trump sono i diretti responsabili, andrebbero fermati il prima possibile.

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