La vittoria di Syriza in Grecia è una brutta notizia per Israele
La vittoria del partito della sinistra radicale, Syriza, guidato da Alexis Tsipras, alle elezioni legislative in Grecia non è stata solo una cattiva notizia per l'Unione europea, ma anche per Israele.
Questo perché il partito, come evidenziato da un articolo del quotidiano israeliano The Jerusalem Post, si è sempre espresso a favore della causa palestinese e della creazione di uno Stato palestinese dentro i confini del 1967.
Inoltre, la formazione sostiene la sospensione della cooperazione militare tra Atene e Tel Aviv, in quanto dal 2008 le due parti hanno forti legami in ambito militare, d’intelligence ed economico.
Poi il giornale sottolinea che i seguaci di Tsipras, oggi nuovo primo ministro del paese europeo, e la sua cerchia, hanno espresso la loro retorica contro i "sionisti".
L'anno scorso, durante una protesta contro l'offensiva israeliana di 51 giorni contro la Striscia di Gaza convocata nella capitale greca, Atene, Tsipras aveva detto che "il mondo deve fare ogni sforzo possibile perché Israele ponga fine ai suoi criminali e brutali attacchi contro i palestinesi".
"Vedere Israele uccidere i bambini in Palestina è inaccettabile. Dobbiamo unire le nostre voci e le forze per vivere in pace, esprimendo la nostra solidarietà al popolo palestinese", aveva sottolineato il premier della Grecia durante la mobilitazione pro-palestinese.
"Quando civili e bambini sono uccisi sulle sponde dello stesso mare che bagna il continente europeo, non si può rimanere passivi, perché se questo sta accadendo oggi dall'altra parte del Mediterraneo, potrebbe succedere domani nella nostra parte", ha affermato a proposito.
Almeno 2.310 palestinesi, in gran parte civili, sono stati uccisi a causa della guerra israeliana iniziata lo scorso luglio contro Gaza, secondo un recente rapporto del Ministero della Sanità palestinese.